Uber sotto accusa per le pressioni sui leader politici

Uber e le sue pressioni hanno determinato lo “sciopero mondiale di Bruxelles”

Uber, Centinaia di tassisti da tutta Europa hanno preso parte allo “sciopero mondiale di Bruxelles”

Le motivazioni dello sciopero

Sciopero per protestare contro la deregolamentazione dell’industria dei taxi e chiedere indagini sulle pressioni di Uber sui leader politici.

Younes Zerrad, presidente di Elite Taxis, un’organizzazioThe Guardianne europea che rappresenta i tassisti dichiara a  ICIJ :

“Non solo non siamo stati consultati al riguardo, vorremmo anche sapere chi ha avviato quella raccomandazione.

Vogliamo chiarezza su questo”.

I documenti a tal riguardo sono  trapelati dall’ex capo lobbista europeo di Uber

pubblicati su  e condivisi con ICIJ e più di 40 altri media partner in tutto il mondo.

Cosa è trapelato, cose gravi (The Guardian)

Dal 2014 al 2017, la società ha ingannato la polizia, esercitato pressioni sui governi e potrebbe aver infranto le leggi

Un alto dirigente di Uber ha persino detto al Guardian che la società aveva una strategia per “armare” i conducenti e sfruttare la violenza contro di loro per “mantenere accesa la controversia”.

Uber, Jill Hazelbaker, vicepresidente senior per gli affari pubblici della società, ha scritto che Uber era ora una “società diversa”.

Come dire che si tolgono ogni responsabilità visto che è cambiato il gruppo dirigente, ma non smentiscono l’accaduto.

l’Independent Workers’ Union of Great Britain ( IWGB), si batte per i diritti dei conducenti.

Sono venute alla luce storie tristi

“I conducenti di Uber che credono di essere stati ingiustamente disattivati ​​dalla piattaforma”

E accusano Uber:

“di aver subito abusi da parte dei passeggeri o di aver visto diminuire le loro tariffe”

La svolta è arrivata in Inghilterra, con una sentenza che ha sancito il loro status giurico-sindacale, sono di dipendenti veri e propri.

Hanno quindi diritto a un salario minimo garantito, ferie e pensione, e si tratta di settanta mila persone.

Uber lo sapeva, che stava compiendo un’azione non corretta:

un’e-mail trapelata del 2014, “Siamo solo fottutamente illegali”.

la strategia di Uber? I contatti politici

L’ ex vicepresidente della Commissione europea, Neelie Kroes, ha cercato di contattare politici ad Amsterdam, ma non solo.

“l’allora ministro dell’Economia francese Emmanuel Macron, che ora sta scontando il suo secondo mandato da presidente, ha aiutato silenziosamente gli sforzi di lobbying di Uber in Francia.

Pressioni ma anche arresti:
Sam Bouchal, portavoce della Brussels Taxi Federation, in un’intervista. Bouchal in seguito ha twittato di essere stato arrestato durante la protesta di oggi.

L’affondo finale di Bouchal:

“Per me Uber non è un progetto economico; è un progetto politico”, ha detto Bouchal. “Il loro obiettivo è distruggere i diritti sociali”.

 

 

 

 

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