La soddisfazione dei familiari di Rebellin per il rigetto della richiesta di patteggiamento di Wolfgang Rieke

L’esito dell’udienza sull’omicidio di Davide Rebellin

E’ stata accolta con grande soddisfazione dai familiari del campione di ciclismo vicentino la decisione del Gip del Tribunale di Vicenza, dott. Roberto Venditti, nell’udienza tenutasi nella mattinata di oggi, giovedì 7 dicembre 2023. Egli ha optato per rigettare la richiesta di patteggiamento presentata, per il tramite del proprio legale, da Wolfgang Rieke, il camionista tedesco che ha ucciso a soli 51 anni Davide Rebellin, dandosi poi alla fuga.

Una proposta inizialmente per una pena di due anni e undici mesi, poi riformulata in extremis (nella mattinata di ieri, 6 dicembre) in tre anni e undici mesi, e che pure aveva ottenuto l’assenso del Pubblico Ministero titolare del relativo procedimento penale, il dott. Hans Roderich Blattner.

La soddisfazione dei familiari di Rebellin per il rigetto della richiesta di patteggiamento di Wolfgang Rieke
Davide Rebellin

Per Rieke niente patteggiamento: condanna troppo lieve

In estrema sintesi, una condanna troppo lieve secondo il Gip. Non solo per il gravissimo comportamento tenuto dall’autotrasportatore dopo il sinistro, ma anche per la negligente condotta di guida nell’affrontare la rotatoria “teatro” del dramma senza azionare l’indicatore di direzione e a velocità troppo sostenuta.

Una buona notizia che arriva peraltro all’indomani del primo anniversario del tragico incidente, accaduto il 30 novembre 2022, a Montebello Vicentino. L’imputato è stato dunque rinviato a giudizio. Dovrà sostenere il processo per il reato di omicidio stradale e con l’aggravante della fuga. Comparirà in aula nell’udienza già fissata al 22 aprile 2024. E nel frattempo dovrà rimanere nel carcere di Vicenza, dove è attualmente detenuto, da agosto.

Omicidio Rebellin: richiesta di patteggiamento di Rieke rigettata
Davide Rebellin e la moglie

Il fratello Carlo Rebellin soddisfatto del lavoro della magistratura

Siamo soddisfatti di questo rigetto e ringraziamo ancora la magistratura per il lavoro svolto e per l’attenzione riservata al caso di Davide”. Così il fratello Carlo che, come gli altri congiunti dell’atleta, non se l’è sentita di presenziare in aula.

A rappresentare la famiglia c’erano il suo legale, l’avv. Davide Picco del Foro di Vicenza, e Alessio Rossato, l’Area manager Vicenza di Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui si sono affidati tutti i familiaricompresa la moglie, della vittima e che ha già ottenuto per i propri assistiti il risarcimento integrale dalla compagnia di assicurazione.

E’ un ulteriore e coerente segnale – prosegue Carlo Rebellin – dell’ottimo operato della magistratura berica. In questi mesi, infatti, ha sempre respinto con decisione le reiterate richieste di arresti domiciliari presentate dall’avvocato dell’imputato. Ora aspettiamo con ansia l’udienza del 22 aprile, e confidiamo in una condanna più pesante ed equa rispetto a quella proposta nel patteggiamento. Se il giudice l’ha rigettata significa che lui per primo non l’ha ritenuta congrua al crimine commesso

“Una condotta orribile che merita una pena più severa” 

Ho sempre sostenuto – conclude il fratello di Davide Rebellin – che un incidente può succedere, ma il comportamento tenuto da Rieke dopo l’investimento fa troppa rabbia. Il video del sinistro, che abbiamo visto più volte, documenta chiaramente come sia rimasto sul posto per diversi minuti accanto al corpo esanime di mio fratello per poi scappare approfittando del fatto che non c’era nessuno a fermarlo. Capisco l’agitazione del momento, ma poi ha avuto tutto il tempo per riflettere su ciò che ha commesso. Le scuse, poi, sono pervenute dopo mesi, e presumibilmente dettate dal suo avvocato. Una condotta orribile che va perseguita e punita adeguatamente”.

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