Prosecco poco, incendiano la cella

Una truffa legata alla vendita di vino comune venduto come Dop, che ha portato al sequestro preventivo di 10mila bottiglie.

Tutelare i consumatori ingannati. Questo il motivo alla base dell’esposto che l’associazione Codici ha deciso di presentare alla Procura della Repubblica competente in merito alla truffa smascherata dai Carabinieri Forestali nella provincia di Avellino.

“Quella del vino contraffatto – afferma Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale di Codici – è una truffa sempre più diffusa. Lo dimostrano operazioni come questa condotta dai Carabinieri Forestali con il coordinamento della Procura, a cui rivolgiamo un plauso per l’importante blitz.

È doveroso prestare la attenzione, perché il danno per i consumatori non è soltanto a livello economico, avendo acquistato un prodotto il cui costo è notevolmente aumentato. Qui si tratta di vino comune, ma ci sono stati casi di vino prodotto con materie prime di dubbia provenienza o di pessima qualità. Con tutti i rischi che si possono immaginare sul piano della salute.

Bene questa operazione e avanti su questa strada, tenendo alta la guardia per tutelare i consumatori. Oltre naturalmente a tutte quelle aziende che operano nella legalità rispettando le norme di settore”.

Sequestrato il vino comune venduto come Dop

Sono 10mila le bottiglie di vino, prodotto in due cantine di Forino e Montefalcone, e sequestrato perché era vino comune venduto come Dop.

L’attività di Codici è rivolta anche alla tutela del consumatore nel campo alimentare ed alla lotta alla contraffazione. In caso di irregolarità, è possibile fare una segnalazione all’associazione telefonando al 06.55.71.996 o scrivendo a [email protected].

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