Yoshie Shiratori: l’uomo che evase da quattro prigioni grazie a una zuppa.

Yoshie Shiratori è un criminale giapponese che è passato alla storia per le sue incredibili fughe dalla prigione.

Evase quattro volte dal 1936 al 1947, usando sempre lo stesso metodo: una zuppa.

La sua prima fuga avvenne dalla prigione di Aomori, nel 1936.

Shiratori riuscì a scassinare la serratura della sua cella con un filo di ferro.
Venne catturato tre giorni dopo, ma la sua storia fece scalpore in tutto il Giappone.

Dopo la prima fuga, Shiratori fu trasferito alla prigione di Akita, in una cella con pareti rinforzate.

Ma anche questa volta il criminale riuscì a fuggire, nascondendo una zuppa bollente in un tubo di scarico.

Nel 1942, Shiratori fu trasferito alla prigione di Fuchu, nella capitale giapponese.

Questa volta, il criminale si fece aiutare da un complice, che gli passò una corda attraverso una finestra.

Shiratori riuscì a fuggire usando la corda per arrampicarsi sul tetto della prigione.

L’ultima fuga di Shiratori avvenne nel 1947, dalla prigione di Sugamo.

Questa volta, il criminale si fece aiutare da un agente della polizia che era stato corrotto. Shiratori riuscì a fuggire nascosto in un’auto della polizia.

Shiratori non fu mai catturato dopo la sua ultima fuga. La sua storia è ancora oggi oggetto di discussione in Giappone.

Alcuni lo considerano un eroe popolare, altri un criminale pericoloso.

La tecnica della zuppa.

La tecnica della zuppa che Shiratori usò per evadere dalla prigioni  era molto semplice, ma efficace.

Il criminale nascondeva una zuppa bollente in un tubo di scarico o in un’altra fessura della cella.

Quando la zuppa era pronta, Shiratori la usava per sciogliere la cera o il cemento che teneva insieme le sbarre della cella.

Shiratori era un criminale esperto e preparato.

Aveva studiato a fondo le tecniche di fuga e aveva pianificato attentamente ogni suo tentativo.

La sua storia è un esempio di come la determinazione e l’ingegnosità possono superare anche le barriere più difficili.

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