Grande Oriente d’Italia vince in Cassazione: Palazzo Giustiniani potrebbe tornare alla massoneria.


Roma, 28 gennaio 2024 – La Corte Suprema di Cassazione, Sezioni Unite Civili, ha stabilito che la giurisdizione sul caso della restituzione di Palazzo Giustiniani al Grande Oriente d’Italia spetta al giudice amministrativo.

La decisione della Cassazione è una vittoria storica per la massoneria italiana, che da oltre 90 anni attende di riavere la sua sede storica, requisita dal regime fascista nel 1925.

La vicenda

Palazzo Giustiniani, situato in via della Vite a Roma, è un edificio di grande valore storico e artistico. Fu acquistato dal Grande Oriente d’Italia nel 1911 e divenne la sede della massoneria italiana fino alla sua requisizione da parte del regime fascista.

Nel 1961, il Grande Oriente d’Italia ha avviato un’azione legale per ottenere la restituzione dell’edificio. Il caso è stato oggetto di numerosi ricorsi giudiziari, fino alla decisione della Cassazione di oggi.

La decisione della Cassazione
La Cassazione ha stabilito che la giurisdizione sul caso spetta al giudice amministrativo perché la denuncia della illegittimità del potere esercitato dallo Stato Italiano nel procedimento di acquisizione del bene è fondata sulla assenza della dichiarazione di nullità dell’atto di compravendita del bene in favore della Urbs srl, società immobiliare del Grande Oriente d’Italia.

La decisione della Cassazione rinvia la controversia al Tar Lazio, che dovrà pronunciarsi sulla legittimità del procedimento di acquisizione di Palazzo Giustiniani.

Le conseguenze della decisione
La decisione della Cassazione potrebbe aprire la strada alla restituzione di Palazzo Giustiniani al Grande Oriente d’Italia. Tuttavia, il caso è ancora in fase di accertamento e non è possibile prevedere con certezza l’esito del giudizio.

La decisione della Cassazione è comunque un importante riconoscimento della posizione del Grande Oriente d’Italia, che da oltre 90 anni attende di riavere la sua sede storica.

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