Vi aspettiamo tutti con la certezza che conoscere il Santuario rappresenti un importante arricchimento per il nostro territorio

Diu ‘l sà (“Dio lo sà”)

Riapriamo il Santuario della Madonna di Dio ‘l sà. Visite guidate al Santuario grazie al progetto di un gruppo di volontari e volontarie di Parabiago, una collaborazione che rientra tra i patti di collaborazione della cittadinanza una realtà ormai consolidata negli anni.

Parabiago – Il Santuario della Madonna di Dio ‘l sà sorge sul confine tra Parabiago e Nerviano ed è compreso nella Parrocchia Maria Madre della Chiesa di Nerviano. È parte integrante della storia e dello spirito del nostro territorio, testimone dal ‘500 ad oggi delle sue alterne vicende, felici o dolorose.

Negli ultimi anni le occasioni di apertura del Santuario sono diventate via via meno numerose ed è stato possibile accedervi solo in occasione di eventi particolari.

Ricordiamo “La festa della Madonna di Dio ‘l sà” nel mese di settembre e “Il Santuario in fiore “nel mese di maggio (ovviamente in anni pre-pandemia).

Grazie al progetto di un gruppo di volontari e volontarie di Parabiago, in collaborazione con l’Ecomuseo del Paesaggio di Parabiago e con la Parrocchia Maria Madre della Chiesa di Nerviano, sarà ora possibile visitare il Santuario partecipando alle visite guidate previste nelle giornate di sabato 9 e 23 ottobre 2021.

Queste due prime aperture saranno seguite da altre che verranno comunicate successivamente.

Le visite saranno proposte secondo i seguenti orari:

ore 14:30 apertura Santuario

ore 14:45 inizio prima visita

ore 15:30 inizio seconda visita

ore 16:15 inizio terza visita

Per motivi organizzativi è necessario prenotare, precisando l’orario prescelto, all’indirizzo e-mail [email protected], comunicando il numero dei partecipanti, il nome e un numero di telefono.

In ottemperanza alle restrizioni Covid-19 l’accesso al Santuario sarà possibile ad un massimo di 12 persone per gruppo, munite di mascherine e green-pass, naturalmente rispettando le distanze interpersonali.

stando alle affermazioni del parroco parabiaghese Don Giovanni Battista Santini, registrate in un documento del 1742, ogni altro nome differente da “– Dio il Sà’’ non è altro che una storpiatura, compresi i più accreditati – di Olsà e – di Olzate; pare che però derivi da “olca“, ovvero terra arativa delimitata da fossati e siepi[1]. Mentre la tradizione popolare vuole derivasse dall’affermazione dialettale Diu ‘l sà (“Dio lo sà”),

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