25 Dicembre 2024 08:51
Covid. Team di scienziati rivela la persistenza della proteina Spike del SARS-CoV-2 nell’organismo
Un team di scienziati ha scoperto che la proteina Spike del coronavirus SARS-CoV-2 si accumula e persiste nell’organismo per anni dopo l’infezione.
Covid, danni da Spike. Questo fenomeno è particolarmente evidente nell’asse cranio-meningi-cervello.
Un ospite sgradito e molesto
La proteina Spike si comporta come un ospite sgradito e molesto, che potrebbe essere responsabile del Long Covid e delle sequele neurologiche. Questi sintomi tormentano alcuni pazienti anche dopo che hanno superato l’infezione.
Long Covid e sequele neurologiche
Il Long Covid si manifesta con una serie di sintomi persistenti che colpiscono i pazienti per mesi, o addirittura anni, dopo l’infezione iniziale. Le sequele neurologiche includono problemi cognitivi, difficoltà di memoria, affaticamento mentale e altri disturbi neurologici.
Implicazioni della scoperta
La scoperta della persistenza della proteina Spike potrebbe aiutare a spiegare perché alcuni pazienti continuano a soffrire di sintomi a lungo termine. Comprendere questo meccanismo potrebbe portare a nuovi approcci terapeutici per il trattamento del Long Covid e delle sue complicanze neurologiche.
Studi futuri
Gli scienziati stanno pianificando ulteriori studi per approfondire come la proteina Spike interagisce con il sistema nervoso e quali siano le migliori strategie per eliminarla dall’organismo. Questi studi potrebbero aprire la strada a nuovi trattamenti che allevino i sintomi persistenti del Long Covid.
Conclusioni
La scoperta della persistenza della proteina Spike del SARS-CoV-2 nell’organismo rappresenta un passo importante nella comprensione del Long Covid. Continuare la ricerca su questo fronte è cruciale per sviluppare nuove terapie e migliorare la qualità della vita dei pazienti affetti da sintomi a lungo termine.
Covid, danni economici, sanitari e psicologici i cui effetti si continuano ad evidenziare senza che chi ha guadagnato parecchio, se ne preoccupi.
La preoccupazione e la gravità del periodo, ci ha indotto all’assunzione dei vaccini disponibili, seppure ci fossero dubbi di ogni genere…