L’UE Deve Agire con Decisione Contro l’Amianto per Proteggere i Cittadini

Strasburgo, 2 ottobre 2023 – Angelo Ciocca, eurodeputato della Lega, ha sollevato l’allarme sulla necessità che l’Unione Europea intensifichi gli sforzi per ridurre l’esposizione all’amianto e proteggere i cittadini e i lavoratori europei.

La questione è particolarmente urgente, considerando che l’amianto rappresenta una delle principali cause di tumori professionali in Europa:

con un triste bilancio di tra 30.000 e 90.000 decessi all’anno, di cui l’80% sono collegati all’amianto.

Ciocca ha sottolineato che in Italia solo, si registrano circa 6.000 decessi all’anno associati all’amianto.

Ha menzionato il caso di Broni, un centro italiano fortemente colpito dalle vittime dell’amianto, con oltre 3.000 morti accertate.

Broni, in provincia di Pavia, è un comune noto per essere stato un importante centro di produzione di amianto.

L’amianto è un materiale fibroso altamente cancerogeno, e l’esposizione a questo materiale è stata associata a una serie di malattie, tra cui:

il mesotelioma, il cancro ai polmoni e il cancro dell’ovaio.

La produzione di amianto a Broni iniziò nel XIX secolo e continuò fino al 1992, quando la produzione di amianto fu vietata in Italia.

Durante questo periodo, migliaia di persone furono esposte all’amianto sul posto di lavoro.

Il problema dell’amianto a Broni è stato oggetto di numerose indagini e studi.

Nel 2013, una ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità ha rilevato che la mortalità per mesotelioma a Broni era 12 volte superiore alla media nazionale.

Il comune di Broni ha avviato un programma di bonifica dell’amianto, ma il processo è ancora in corso.

Nel 2023, il comune ha annunciato un investimento di 10 milioni di euro per la bonifica di 20 siti contaminati.

Il problema dell’amianto a Broni è un esempio di come l’esposizione a questo materiale possa avere gravi conseguenze per la salute.

Il comune sta lavorando per bonificare i siti contaminati, ma il processo è lungo e costoso.

Ecco alcuni dei principali problemi legati all’amianto a Broni:

  • L’esposizione all’amianto è stata associata a una serie di malattie, tra cui il mesotelioma, il cancro ai polmoni e il cancro dell’ovaio.
  • La produzione di amianto a Broni iniziò nel XIX secolo e continuò fino al 1992, quando la produzione di amianto fu vietata in Italia.
  • Il comune di Broni ha avviato un programma di bonifica dell’amianto, ma il processo è ancora in corso.
  • Il problema dell’amianto a Broni è un esempio di come l’esposizione a questo materiale possa avere gravi conseguenze per la salute.
In passato, Ciocca aveva già presentato un’interrogazione su questo grave problema.

Il deputato ha evidenziato che ben il 40% dei tumori professionali può essere prevenuto attraverso strategie di prevenzione efficaci.

Secondo le stime, il costo annuale dei tumori professionali nell’Unione Europea oscilla tra 270 e 610 miliardi di euro.

Pertanto, Ciocca ha sottolineato l’importanza di aumentare gli investimenti nella lotta contro il cancro, inclusi i casi causati dall’amianto.

Casi ancora presenti in numerosi luoghi pubblici come scuole, ospedali ed edifici governativi.

Il deputato ha anche fatto notare che alla fine del 2020, su un totale di 108.000 siti contaminati, solamente 7.905 erano stati bonificati, sottolineando l’urgente necessità di azioni più incisive.

Infine, Ciocca ha richiamato l’attenzione sul fatto che il Parlamento di Strasburgo ha l’opportunità di fare la differenza in questa lotta cruciale per la salute pubblica

sottolineando l’importanza di proteggere i cittadini europei da questa minaccia persistente.

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