Telecomunicazioni al centro del dibattito politico per gli investimenti ingenti richiesti

il Pnrr incombe sulle principali direttrici dell’economia nazionale, e dobbiamo arrivare agli obiettivi previsti onde evitare multe e tagli dall’UE

Ci danno dei finanziamenti a condizioni stringenti e d’altra parte l’Italia deve stare al passo coi tempi e tagliare burocrazia e vincoli localistici che ci strozzano.

Roma, 24 maggio, Giorgetti “Dobbiamo trovare un punto di equilibrio tra gli interessi delle aziende, dei lavoratori e dei consumatori”

E’ la dichiarazione al tavolo sulle TLC, telecomunicazioni

Aggiunge che: “Al tempo stesso bisogna avere ben chiaro che l’obiettivo è sviluppare una politica industriale del settore delle telecomunicazioni”.

L’obiettivo è ” che possa beneficiare degli investimenti previsti dal Pnrr per accelerare l’infrastrutturazione digitale del paese”

L’Italia ha sempre sofferto a causa di politiche carenti sotto il profilo della programmazione ed è auspicabile una politica industriale europea.

Qual’ è la politica industriale europea?

La politica industriale dell’Unione ha lo scopo di rendere l’industria europea più competitiva in modo che possa mantenere il proprio ruolo di elemento motore per la crescita sostenibile e l’occupazione.

L’incontro al MISE, sorta di stati generali del settore, ha esattamente il compito di riunire le parti in campo per stabilire regole condivise e utili a tutti.

Chi ha partecipato all’incontro?

All’incontro hanno partecipato, insieme con la sottosegretaria Anna Ascani e  per una parte con il ministro Vittorio Colao, l’Agcom, Antitrust

E anche il ministero del lavoro, le associazioni datoriali, i sindacati e gli operatori.

 Giorgetti è stato chiaro sulla politica industriale

“Dobbiamo tornare a fare politica industriale, riscrivendo le condizioni dell’offerta per favorire da una parte l’investimento privato e dall’altro la sana concorrenza”.

La metodologia seguita per arrivare a soluzioni condivise

Il Ministro nel  confronto durato quasi tre ore, ha anche annunciato che “il confronto proseguirà su tavoli separati” per favorire in tempi brevi una soluzione condivisa.

Risorse in campo

Ci sono interventi che hanno “un costo politico” come la riduzione dei limiti dell’inquinamento elettromagnetico e alcune semplificazioni normative.

  Altri interventi invece, hanno un “costo economico da valutare con il Mef”.

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