18 Novembre 2024 16:55
Come già avvenuto con gli Emirati Arabi Uniti, anche con l’Arabia Saudita non sussistono più le ragioni alla limitazione sull’export di armi. Riconosciuto ruolo di pace di Riad nella guerra in Yemen.
L’Italia riconosce il ruolo svolto dall’Arabia Saudita per la pace in Yemen. Il Consiglio dei ministri, riunitosi il 31 maggio a Roma, ha riconosciuto inoltre che:
“Riad ha portato avanti una intensa attività diplomatica a sostegno della mediazione delle Nazioni Unite e al contempo ha agito anche sul fronte economico e dell’assistenza umanitaria in maniera determinante”
E’ per questo che, in linea con la scelta fatta nell’aprile scorso nei confronti di Abu Dhabi, il Consiglio dei ministri italiano ha attestato che l’esportazione di bombe e missili verso Riad non ricade nei divieti stabiliti dalla legge. I paletti decisi tra il 2019 e il 2020 sono “venuti meno”.
Il Consiglio dei ministri ha attestato che l’esportazione di bombe e missili verso l’Arabia Saudita non ricade nei divieti di esportazione stabiliti dalla legge, essendo conforme alla politica estera e di difesa dell’Italia. Le motivazioni per le precedenti limitazioni, decretate tra il 2019 e il 2020, sono venute meno.
Per il governo italiano, il contesto regionale in Yemen è cambiato, a cominciare dagli sviluppi sul terreno, si legge nel comunicato di Palazzo Chigi. Da aprile 2022, anche grazie alla tregua convenuta tra le parti, le attività militari sono fortemente rallentate e circoscritte. La significativa riduzione delle operazioni belliche comporta un’attenuazione altrettanto significativa del rischio di uso improprio di bombe d’aereo e missili, in particolare contro obiettivi civili. Riad ha portato avanti una intensa attività diplomatica a sostegno della mediazione delle Nazioni Unite e al contempo ha agito anche sul fronte economico e dell’assistenza umanitaria in maniera determinante.