2 Dicembre 2024 13:08
Lo ha affermato il ministro dell’Energia saudita, il principe Abdulaziz bin Salman
Il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita, il principe Abdulaziz bin Salman, ha sottolineato la necessità di sforzi congiunti per garantire la stabilità del mercato petrolifero affermando che “non è responsabilità solo dell’Arabia Saudita”.
Lo ha affermato in un videomessaggio all’incontro annuale Baker Hughes 2024 a Firenze. Il tema dell’evento per quest’anno è “Energizing Change”.
Il principe Abdulaziz ha dichiarato: “L’Arabia Saudita e i suoi partner sono sempre stati proattivi nel sostenere la stabilità dei mercati petroliferi, ma crediamo che la salute e la sicurezza del mercato petrolifero internazionale non sia responsabilità della sola Arabia Saudita ma anche dovere di tutti. attori del mercato petrolifero globale”.
Il ministro, tuttavia, ha riconosciuto il ruolo chiave del Regno “come principale fornitore internazionale di energia”.
Ha affermato che la continua crescita economica mondiale dipende dal mantenimento di catene di approvvigionamento energetico sicure e affidabili.
Alla conferenza di Firenze, il principe Abdulaziz ha anche sottolineato eventi, come l’attacco alle infrastrutture energetiche del Regno nel settembre 2019 e la pandemia di COVID-19 che ha richiesto “misure eccezionali”.
“Siamo sempre andati fino in fondo, per il bene del mercato globale e dell’economia mondiale”, ha aggiunto il ministro.
L’Arabia Saudita, ha inoltre osservato, “ha compiuto un passo significativo” verso la costruzione di un futuro più sostenibile lanciando un’iniziativa che combina la transizione energetica e il programma di sostenibilità per raggiungere l’obiettivo globale di fissare e ridurre le emissioni di gas serra, aumentando allo stesso tempo l’uso di energia pulita.
Il ministro ha aggiunto che lo scopo di questa azione “è una transizione energetica giusta, ordinata ed equa che garantisca che il mondo raggiunga l’obiettivo di un cambiamento globale sostenibile”.
Il principe Abdulaziz ha dichiarato: “Alla COP28 è diventato chiaro che il raggiungimento di un cambiamento globale sostenibile e significativo richiede sforzi coordinati e collaborativi”.
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