saudita

Firmato un accordo per sostenere il programma di riforme con un miliardo di dollari. Il governo yemenita ha firmato l’accordo con il Fondo monetario arabo per sostenere il programma di riforme sostenuto dall’Arabia Saudita

Il governo yemenita e il Fondo monetario arabo hanno firmato il 27 novembre un accordo nella capitale saudita, Riad. L’obiettivo è sostenere il programma globale di riforme economiche, finanziarie e monetarie per lo Yemen. L’importo è di un miliardo di dollari.

A firmare l’accordo è stato da parte yemenita dal ministro delle Finanze, Salem bin Brik, dal governatore della Banca centrale Ahmed Ghaleb. Erano presenti anche il direttore generale del Fondo monetario arabo, Abdul Rahman Al-Hamidi e il ministro delle Finanze dell’Arabia Saudita, Muhammad Al-Jadaan.

Secondo l’agenzia di stampa ufficiale yemenita “SABA“, il programma sostenuto da Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti, che copre il periodo (2022-2025), mira a stabilire gli elementi di stabilità economica nello Yemen. Mira anche a rafforzare le finanze pubbliche e la posizione dello stato con l’estero. L’obiettivo è creare un ambiente per espandere e diversificare la base di produzione e per promuovere una crescita economica globale e sostenibile.

In una conferenza stampa, il ministro delle Finanze dello Yemen ha sottolineato l’importanza di questo programma nell’attuazione delle riforme sostenute dall’Arabia Saudita. Anche nella raccolta e nella mobilitazione di risorse e nello sviluppo di capacità nella finanza che contribuisce alla raccolta di petrolio e non. Si tratta di entrate che si rifletteranno sull’economia e miglioreranno il sostentamento del cittadino.

Ciò avviene mentre i ribelli Houthi hanno attaccato i porti di esportazione del petrolio, cosa che ha causato la perdita di molte entrate. Il ministro ha spiegato che questo deposito e il programma sono arrivati per affrontare la situazione economica nello Yemen, elogiando il sostegno dell’Arabia Saudita.

Il Governatore della Banca Centrale dello Yemen ha anche ricordato che il programma è sostenuto dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti. Ha sottolineato che è stata completata la firma del programma e dei suoi meccanismi, per poi passare alla discussione degli aspetti legali del contratto di deposito.

 

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