Dopo la “Brexit” arriverà la “Polexit”?
Dopo la “Brexit” arriverà la “Polexit”? La Polonia va allo scontro con la Commissione Europea sul rispetto dello stato di diritto nazionale.

Dopo la “Brexit” arriverà la “Polexit”? La Polonia va allo scontro con la Commissione Europea sul rispetto dello stato di diritto nazionale.

La sentenza della Corte Costituzionale polacca

La Corte costituzionale di Varsavia ha decretato che alcuni articoli dei Trattati dell’Unione Europea sono incompatibili con la Costituzione dello Stato polacco

Secondo le autorità polacche le istituzioni comunitarie agiscono oltre l’ambito delle loro competenze.

Dopo la “Brexit” arriverà la “Polexit”? La posizione delle autorità polacche potrebbe diventare un primo passo verso una eventuale “polexit”.

La sentenza mina alle basi il principio su cui si fonda l’Unione Europea che è quello della cessione di parte della sovranità nazionale a vantaggio dell’integrazione fra i Paesi membri.

Le reazioni nella Comunità Europea

La presidente della Commissione Ursula Von der Leyen e il presidente del Parlamento David Sassoli hanno reagito fermamente contro l’attacco polacco.

Ursula Von der Leyen ha ribadito che “il diritto Europeo mantiene il primato su quelli nazionali” e dichiara di voler “utilizzare tutti gli strumenti per garantirlo”

David Sassoli ha sottolineato che la decisione della Corte polacca “non può rimanere senza conseguenze” e invita la Commissione a “intraprendere l’azione necessaria”.

Le reazioni in Italia

In Italia la Giorgia Meloni non perde l’occasione per schierarsi a fianco del sovranismo polacco sottolineando FDI pensa come le Corti costituzionali tedesca e polacca.

La Meloni afferma che la Costituzione voluta, votata e difesa dal popolo italiano viene prima delle norme decise a Bruxelles.

La Guida dei FDI sostiene che si può stare in Europa “anche a testa alta, non solo in ginocchio come vorrebbe la sinistra”

Il leghista Claudio Borghi afferma che l’argomento era un punto programmatico sia della coalizione di centrodestra che del contratto di governo con il M5S.

I muri alle frontiere

Intanto arriva un’altra grana per la UE con 12 stati membri che mandano una lettera a Commissione e Presidenza di turno dl Consiglio.

La lettera chiede alla comunità di finanziare con i fondi europei i muri alle frontiere.

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