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Ecofin, accordo sulla riforma della supervisione di bilancio

L’accordo assicura stabilità e crescita

Madrid, 20 dicembre 2023 – I ministri dell’economia dell’Unione Europea hanno raggiunto un accordo sulla riforma della supervisione di bilancio. L’accordo, annunciato dalla presidenza spagnola dell’Ecofin, “assicura stabilità e crescita con regole equilibrate, realistiche e adatte alle sfide attuali e future”.

Le principali modifiche riguardano:

  • Una maggiore flessibilità per i paesi che affrontano shock economici esterni. In particolare, i paesi potranno incorrere in deficit superiori al 3% del PIL per un periodo di tempo limitato, se giustificati da fattori eccezionali.
  • Un nuovo sistema di sanzioni per i paesi che non rispettano le regole di bilancio. Le sanzioni saranno calibrate in base alla gravità dell’infrazione e potranno includere multe, il blocco dei pagamenti europei e la sospensione del diritto di voto nell’Ecofin.

L’accordo è stato accolto positivamente dai mercati finanziari, che hanno visto in esso un segnale di maggiore fiducia nella stabilità dell’area euro.

I prossimi passi

L’accordo dovrà essere ora approvato dal Consiglio e dal Parlamento europeo. Se approvato, entrerà in vigore nel 2024.

La riforma della supervisione di bilancio è una delle principali priorità dell’Unione Europea. L’obiettivo è rafforzare la governance economica dell’area euro e prevenire le crisi finanziarie.

Giorgetti: nuovo Patto più realistico di regole attuali

Accordo con spirito del compromesso, inevitabile per consenso di 27 Paesi

Roma, 20 dic “Abbiamo partecipato all’accordo politico per il nuovo patto di stabilità e crescita con lo spirito del compromesso inevitabile in un’Europa che richiede il consenso di 27 Paesi”
Così il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti al termine dell’Ecofin che ha dato il via libera al nuovo Patto di Stabilità e Crescita.

“Ci sono alcune cose positive e altre meno. L’Italia ha ottenuto però molto e soprattutto quello che sottoscriviamo è un accordo sostenibile per il nostro Paese volto – aggiunge – da una parte a una realistica e graduale riduzione del debito mentre dall’altra guarda agli investimenti specialmente del Pnrr con spirito costruttivo”

“Ci sono regole più realistiche – dice ancora Giorgetti – di quelle attualmente in vigore. Le nuove regole naturalmente dovranno sottostare alla prova degli eventi dei prossimi anni che diranno se il sistema funziona realmente come ci aspettiamo”.

“Consideriamo positiva – conclude il ministro dell’economia – il recepimento delle nostre iniziali richieste di estensione automatica del piano connessa agli investimenti del Pnrr, l’aver considerato un fattore rilevante la difesa, lo scomputo della spesa per interessi dal deficit strutturale fino al 2027”.

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