18 Novembre 2024 14:30
In un articolo di Gordon Chang
La prestigiosa rivista americana Newsweek parla, nel suo ultimo numero, del Sahara in Marocco. Rileva che una trentina di Stati hanno aperto consolati generali a Laâyoune e Dakhla.
In un articolo di Gordon Chang. La rivista americana ha puntato il dito contro l’Algeria, principale sostenitore del “polisario”. Ha sottolineato che questo Paese immerso nell’arcaismo fornisce denaro, armi e addestramento militare alle milizie separatiste.
Questo gruppo armato, che è solo un “fantoccio” nelle mani del regime algerino, “non può in alcun modo rivendicare uno Stato”, sottolinea l’autore dell’articolo. Ha rilevato che l’Algeria, che è un regime totalitario, difficilmente si trova in condizioni posizione di promozione dei diritti individuali.
L’autore dell’articolo rimanda il regime algerino alle sue contraddizioni. Si chiede se non dovremmo riconoscere il MAK, e soddisfare le richieste di questo movimento per l’autodeterminazione della Cabilia.
Pur ricordando la fondamentale inattuabilità delle mire secessioniste del Polisario, Newsweek cita l’ex ambasciatore americano a in Marocco, Thomas Riley. Secondo quest’ultimo il Marocco è un Paese stabile, esportatore di sicurezza, a differenza dell’Algeria e del resto della regione che sono particolarmente instabile.
“In un mondo che ora si sta dividendo in blocchi, Washington dovrebbe sostenere i suoi amici e non i suoi nemici”.
Osserva la rivista, che cita Jonathan Bass, consulente di InfraGlobal Partners esperto di Marocco.
La pubblicazione USA conclude che il mondo non ha bisogno di un’altra crisi. Ad avere un forte interesse a garantire stabilità nella regione sono sia gli Stati Uniti che la più ampia comunità internazionale. Per questo portano il loro sostegno al Regno del Marocco.