Crisi idrica, gli invasi la soluzione per la crisi idrica, una soluzione che nasce da lontano

Vent’anni fa Uncem già lavorava per pianificare invasi, piccoli e più grandi, sui territori montani.

Master Executive in GESTIONE E PROMOZIONE DEL SISTEMA MONTANO E DELLE AREE INTERNE-MANAGER SISTEMA TERRITORIALE

Il Master Executive si rivolge a tecnici, funzionari e dirigenti di enti locali – ma anche di aziende con sedi

o filiali collocate in sistemi montani o microinsulari – oltre a diplomati, laureandi, neolaureati e

professionisti interessati ad una preparazione specifica per operare quali Manager dei Sistemi Territoriali

ad ampio raggio, dal settore pubblico al settore privato ed il settore associativo e consortile, nella

prospettiva di implementare, potenziare e gestire le strategie per la vivibilità e l’attrattività del sistema

montano e delle aree interne, svolgendo un ruolo di attori dello sviluppo sostenibile.

PROGRAMMA DIDATTICO:

Il Master interamente online (tramite la piattaforma Webex) prevede 120 ore, di cui 89 ore di lezione, 9 ore di conferenze tematiche e 22 ore di project work.

Il Master si articola su 11 Moduli, integrati da 2 conferenze tematiche di approfondimento.

“i cambiamenti climatici sono seri, gravissimi, da non sottovalutare”

L’obiettivo degli obiettivi di cui si parla ma non si interviene, eppure se non piove e non nevica tanto spesso, ci sono e saranno problemi economici e sanitari a iosa.

Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani lancia l’allarme:

“Siamo in ritardo. In questo percorso occorre ridefinire il rapporto tra chi produce e stocca il bene, le aree montane, con chi lo consuma.

È un fattore decisivo per le politiche sulla risorsa idrica, ancora incastrate tra cose non fatte da molte

regioni in particolare al Sud, a partire dalla pianificazione, e tribunali delle acque che decidono sopra le

teste anche dei sindaci. Cambiare strumentazione per lavorare meglio e proteggere il bene è necessario. Con un’azione che tocchi anche i singoli Cittadini.”

Si parla anche in questi giorni di crisi idrica e i danni sono evidenziati anche dagli agricoltori che dovranno piantare piante alternative.

Un esempio sono le risaie che vivono d’acqua e chi coltiva si trova in difficoltà, parlarne è già qualcosa, agire concretamente è fondamentale.

La sofferenza riguarda tutti: uomini, piante e animali.

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L’Arma dei Carabinieri e l’Uncem opereranno insieme per la realizzazione di progetti di vicinanza e supporto alle comunità, specie quelle minori, favorendo presso i presidi dell’Arma il dialogo con i cittadini e l’informazione sui convergenti interessi istituzionali. 

L’Arma interesserà, per le attività formative e informative, i Reparti dell’Organizzazione Territoriale nonché di quella Speciale e Forestale, con particolare riferimento ai Reparti dei Comandi Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica, per la Tutela della Biodiversità e per la Tutela Forestale e dei Parchi. L’Uncem garantisce la partecipazione dei propri associati, mette a disposizione la propria rete di comunicazione per informare i Sindaci e le Comunità Montane, le Unioni montane e promuovere iniziative sulla legalità in collaborazione con l’Arma.

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