5 Ottobre 2024 07:36
Dopo il successo del convegno dal titolo Vitivinicoltura e Sviluppo, dedicato all’uva a bacca bianca (a coda di cavalla) presso la Sala Ostrichina del Parco del Fusaro a Bacoli (NA) del 6 aprile scorso, il Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei e Ischia vola a Verona (VR) per partecipare a Vinitaly dal 14 al 17 aprile.
La più grande kermesse dell’universo vino in Italia e nel mondo, punto di riferimento delle migliori etichette e cantine italiane col suo riverbero nazionale ed estero, vedrà ancora una volta il Consorzio, presieduto da Michele Farro, al Padiglione Campania con una mission precisa: “Vogliamo rafforzare l’immagine dei vini dei Campi Flegrei e dell’isola di Ischia insieme a quella del loro territorio di appartenenza”, spiega Farro.
Quattro giorni in cui i prodotti campani d’eccellenza nel settore della vitivinicoltura daranno il meglio di sé nella prestigiosa vetrina veronese, compresi quelli dei Campi Flegrei.
IL CONSORZIO
“Siamo proiettati verso una valorizzazione del made in Campi Flegrei e Ischia sempre più forte e capillare – aggiunge Farro – e, a dimostrazione di ciò, a luglio terremo una manifestazione nell’isola verde, cui farà seguito un altro importante appuntamento al Castello di Baia a Bacoli, e la celebrazione del trentennale del riconoscimento della DOP flegrea”.
164 soci e un patrimonio di vitigni autoctoni tra i più interessanti d’Italia, “al cui disciplinare si potrebbe aggiungere, nel rispetto delle normative vigenti, secondo quanto emerso dalle relazioni illustrate nel convegno, anche l’uva a bacca bianca detta a coda di cavalla”, assicura il Presidente del Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei e Ischia.
Le relazioni di Sergio Romano, agronomo ed enologo, al convegno sopraccitato hanno fatto luce sulla ricerca storica per la definizione dell’uva a bacca bianca coltivata nei Campi Flegrei, puntando sulle strategie viticolo-enologiche da mettere in atto per la valorizzazione dei vini flegrei e ischitani.
Il quale poi traccia un bilancio di quanto fatto finora: “Abbiamo ricevuto il via libera all’inserimento del contrassegno di Stato sulle nostre bottiglie, e già da 2 anni c’è un piano di ricerca per studiare come migliorare le colture flegree e ischitane. Conservare le antiche tradizioni con le nuove tecnologie è il nostro obiettivo. E siamo contenti dell’ottimo riscontro di pubblico all’Ostrichina per la conferenza del 6 aprile. Il popolo degli agricoltori ha ricevuto la giusta attenzione che merita”.
2700 anni di Storia dalla terra del mito e della leggenda che approdano nella massima manifestazione enologica della Penisola: il Consorzio Tutela Vini dei Campi Flegrei è pronto per questa nuova avventura, forte delle esperienze maturate finora e dei progetti in cantiere, che saranno illustrati al Vinitaly di Verona nel Padiglione Campania.