26 Dicembre 2024 21:45
Napoli. Operazione Antifalsificazione: smantellato Traffico Internazionale di Documenti Falsi”
Nelle prime ore del 7 febbraio 2024, l’operazione condotta dal Comando Carabinieri Antifalsicazione Monetaria ha portato all’arresto di 9 individui, accusati di associazione per delinquere legata alla falsificazione e distribuzione di documenti.
L’indagine, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha coinvolto anche i Comandi Provinciali Carabinieri di Napoli e Salerno, con il supporto internazionale di Europol.
Le accuse riguardano la falsificazione di patenti di guida, carte di circolazione e documenti identificativi nazionali, utilizzati per favorire l’immigrazione clandestina.
Il gruppo criminale operava anche nella contraffazione di sigilli di stato su pellicole ologrammate di sicurezza.
Un aspetto preoccupante è emerso riguardo a un terminale a Malta, utilizzato per distribuire passaporti falsi in bianco.
Questo facilitava l’immigrazione clandestina, consentendo a individui provenienti da paesi sub-sahariani e mediorientali di evitare controlli rigorosi.
La cooperazione internazionale è stata cruciale, con le autorità maltesi che hanno perquisito il referente locale del canale distributivo. Nonostante l’assenza di microchip nei documenti falsi, la loro alta qualità rendeva difficile la rilevazione visiva da parte delle autorità di frontiera.
I risultati dell’operazione includono il sequestro di decine di passaporti falsi in Belgio, Svizzera, Francia e Italia. Questi documenti erano utilizzati da stranieri provenienti dall’Italia o da Malta.
Le indagini, avviate nel settembre 2020, hanno svelato un’organizzazione criminale radicata nelle province di Napoli e Salerno, specializzata nella falsificazione di documenti, compresi permessi di soggiorno e patenti di guida italiane. Il gruppo interagiva anche con la criminalità partenopea, producendo documenti necessari al riciclaggio di veicoli rubati e banconote false.
Il G.I.P. ha ordinato il sequestro di beni del valore stimato di un milione di euro. Si tratta di misure cautelari, e i destinatari sono considerati presunti innocenti fino a una sentenza definitiva