15 Novembre 2024 02:50
Prete no vax, critiche dei fedeli che escono dalla chiesa di Casorate Primo
L’intento era probabilmente diverso, dare la possibilità di esprimere le idee liberamente, questo è quanto si evince dall’accaduto.
‘Durante il Te Deum – racconta una delle persone presenti – è salito a fare la predica e ha cominciato a dire che avrebbe dovuto fare un riassunto di tutto quello che era successo nel 2021, a cominciare dalle cose negative.
E ha cominciato a fare una predica sui no vax’ e qualcuno ha avuto da dire tanto che un signore si è messo a urlare: “Allora, fuori tutti, ma siamo ancora qui ad ascoltarlo?'”
Situazione complessa e delicata, quando si prendono decisioni importanti legittime ma cesurate dalla Chiesa da cui Don Tarcisio dipende.
Sono messaggi di un certo peso e la Chiesa ha un ruolo importante: messaggi che rischiano però di dare adito a critiche anche pesanti: Un esempio ci deve essere, anche dal pulpito”, ha detto uno dei parrocchiani.
La posizione della Chiesa
La Diocesi di Milano ha una posizione netta e chiara, espressa da sempre, a favore dei vaccini, del green pass e della politica del Governo per contrastare il Coronavirus:
è quanto sottolinea l’ufficio comunicazione in relazione alle polemiche nate dopo l’omelia “no vax” dello scorso 31 dicembre tenuta da don Tarcisio Colombo a Casorate Primo (Pavia).
Il vicario di zona, monsignor Michele Elli, è in contatto – è stato spiegato – con il prete per capire cosa sia davvero avvenuto e quali fossero i contenuti dell’omelia. Se cioè si possa essere determinato un fraintendimento.
L’imbarazzo è evidente per la posizione libera che puo’ essere intesa come una forma di supporto ai no vax che hanno certezze sulla pericolosità del virus che non si capisce da dove si arrivino.
Problemi etici che si intrecciano con quelli sanitari, ma l’ultima parola spetta alla Chiesa, visto che si tratta di un suo rappresentante:
il vicario generale, monsignor Franco Agnesi, ha emanato un decreto sulle misure di contrasto alla pandemia in cui veniva spiegato che «la cura per la salvezza delle anime non può prescindere dall’impegno di tutelare la salute dei corpi»