17 Novembre 2024 04:01
Topi ringiovaniti. Le loro cellule riprogrammate in sicurezza. L’invecchiamento è reversibile.
Topi anziani fatti ringiovanire. La loro vita è stata allungata del 30% senza pagare pegno e senza rischi di tumori. Un sogno che potrebbe diventare realtà, grazie a un’innovativa terapia antiaging che cancella i segni dell’invecchiamento riprogrammando le cellule.
Lo dimostra lo studio pubblicato sulla rivista Nature Aging dal Salk Institute in California in collaborazione con la società Genentech del gruppo Roche.
“Oltre ad affrontare le malattie legate all’età, questo approccio può fornire alla comunità biomedica un nuovo strumento per ripristinare la salute dei tessuti e dell’organismo migliorando la funzione e la resilienza delle cellule in diverse situazioni patologiche, come le malattie neurodegenerative”.
Per riportare indietro le lancette dell’orologio biologico, i ricercatori hanno usato un cocktail di quattro molecole (Oct4, Sox2, Klf4 e cMyc, meglio note come ‘fattori di Yamanaka’) in grado di riprogrammare l’epigenetica delle cellule, ovvero le modificazioni chimiche (ereditabili o acquisite per effetto dell’ambiente o dello stile di vita) che rivestono il Dna regolandone l’espressione.
Rigenerazioni dei muscoli
Alla luce degli esperimenti eseguiti negl’ultimi anni, altri gruppi di ricerca avevano provato lo stesso approccio per migliorare la funzionalità di tessuti e organi come il cuore, il cervello e il nervo ottico. Nessuno, però, aveva provato a testarne l’efficacia e la sicurezza in caso di un utilizzo prolungato nel corso della vita. Di fatto è stato possibile arrivare alla rigenerazione dei muscoli.
Per farlo, i ricercatori del Salk Institute hanno somministrato il cocktail di molecole a topi sani di 15 mesi fino all’età di 22 mesi (l’equivalente di una terapia assunta dai 50 ai 70 anni nell’uomo) e a topi di 12 mesi fino ai 22 mesi (dai 35 ai 70 anni nell’uomo), mentre un terzo gruppo di topi di 25 mesi (pari a 80 anni nell’uomo) è stato trattato per un mese. “Volevamo verificare che l’utilizzo di questo approccio per un arco di tempo più lungo fosse sicuro”, afferma Pradeep Reddy, ricercatore del Salk Institute. “In effetti, non abbiamo riscontrato alcun effetto negativo sulla salute, né sul comportamento o sul peso corporeo di questi animali”. Alla fine della terapia, infatti, nessun topo presentava alterazioni delle cellule del sangue, anomalie neurologiche o tumori.
I topi più anziani trattati per un mese non hanno mostrato segni di ringiovanimento, mentre i topi trattati per sette o dieci mesi sono migliorati, sia per quanto riguarda l’epigenetica delle cellule della pelle e dei reni, sia per le molecole ‘spia’ del metabolismo presenti nel sangue. Gli effetti dell’elisir di giovinezza, però, non risultano apprezzabili a metà del periodo di trattamento, ma solo alla fine. Questo potrebbe indicare che i fattori di Yamanaka non fermano soltanto le lancette dell’orologio biologico, ma riescono proprio a farle tornare indietro.