bar franco e il suo presepe
bar franco e il suo presepe

La tradizione insegna che nel giorno dell’Immacolata si addobba la casa a festa per Natale, con albero, luci e presepe. L’innovazione invece al Gran Bar Franco fa emergere quest’anno dei golosi pastori di cioccolato dal sughero e dalla cartapesta di un presepe classico napoletano, realizzato ad hoc da un maestro di San Gregorio Armeno.

L’idea è venuta in mente a Giuseppe Marzio, giovane imprenditore dello storico Bar Franco di Fuorigrotta a Napoli, in viale Augusto 35. Giuseppe per l’8 dicembre ha pensato di aggiungere dei pastori interamente fatti di cioccolato in un presepe anch’esso lavorato artigianalmente, come detta la regola a Napoli.

Pastori che saranno poi donati alla clientela e fatti degustare per un’intera giornata, dalla mattina fino al tardo pomeriggio di venerdì 8 dicembre, fino ad esaurimento scorte.

L’IDEATORE E IL SUO PRESEPE

bar franco e il suo presepe
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Il presepe è  istituzione, è cultura sacra, intoccabile quasi – spiega Giuseppe -. L’8 dicembre inaugureremo questo intramontabile simbolo del Natale partenopeo realizzato dall’artista Marco D’Auria, direttamente da San Gregorio Armeno, offrendo ai nostri clienti un pastore di cioccolato”.

Cinque pastori, tra cui ovviamente Gesù Bambino e due Re Magi, oltre all’asino, faranno capolino tra grotte, balconcini e botteghe in miniatura, tutti messi a punto con dedizione e dovizia certosina di particolari dal maestro presepiale D’Auria. E “sosteranno” tra casupole e vicoletti per tutto il periodo delle feste, fino al 6 gennaio.

Cioccolato al latte finissimo, preparato dal laboratorio del Bar Franco, combinato alla passione per il presepe, vanto e orgoglio artistico di Napoli nel mondo, a un passo dal riconoscimento UNESCO tempo fa.

STORIA DEL BAR A FUORIGROTTA, QUARTIERE AREA OVEST DI NAPOLI

bar franco e il suo presepe
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Il Bar Franco è stato forse tra i primi a Fuorigrotta a dotarsi di un laboratorio tutto suo all’interno per la produzione di torte e dolci da colazione.

Le sue radici sono lontane e affondano nel 1945, anno della prima apertura ufficiale al pubblico col signor Franco, da cui prese il nome. Passato poi attraverso varie gestioni, attualmente la caffetteria all’angolo tra viale Augusto e via Marc’Antonio – a due passi da piazza San Vitale e da via Leopardi con la Ferrovia Cumana –  è nelle mani di Giuseppe Marzio.

Ne ha preso le redini prima del covid-19, ereditando il testimone dal padre Luigi, e riuscendo a superare il momento terribile della pandemia proprio grazie all’asporto, dopo una lunga chiusura per ristrutturazione. Merito anche di una piccola pasticceria di monoporzioni, mignon molto richieste, e delle torte di cake design per feste, anniversari, battesimi, cresime, comunioni e compleanni.

Il Bar Franco è una realtà affermata, un punto di incontro e di riferimento per i cittadini dell’area Ovest di Napoli, e l’iniziativa simbolica dell’8 dicembre ha il compito di restituire al quartiere l’affetto ricevuto per decenni. Con quel tocco di magica dolcezza che durante le feste di Natale non fa mai male.

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