23 Novembre 2024 13:26
Sono 488 le strutture in cui si effettuano crioterapie controllate dai NAS che sequestrano anche 13 apparecchiature
Crioterapie controllate dai NAS in tutta Italia
Le Crioterapie controllate dai NAS, si sono molto diffuse negli ultimi anni, la procedura è anche definita terapia del freddo.
I carabinieri dei NAS in collaborazione con il Ministero della Salute hanno controllato 488 strutture per controllare dei requisiti igienico strutturali e organizzativi.
Molti utilizzano la terapia del freddo nell’ambito di palestre, centri benessere o estetici, di “criocamere” o “criosaune” che possono raggiungere temperature fino a -130° centigradi.
La terapia del freddo è offerta per il mantenimento dell’efficienza fisica, nonché finalizzata alla prevenzione e riabilitazione da particolari patologie.
I Carabinieri dei NAS, d’intesa con il Ministero della Salute, hanno condotto una campagna di controllo, su tutto il territorio nazionale.
La campagna era finalizzata alla verifica dell’idoneità tecnica dell’attrezzatura impiegata e della sussistenza dei requisiti igienico-strutturali e organizzativi.
Inoltre del possesso delle previste autorizzazioni, della presenza di qualifiche professionali adeguate alla tipologia di prestazione crioterapica erogata.
Infine, dell’osservanza delle misure di contenimento alla diffusione del COVID-19.
488 strutture ispezionate
Complessivamente i militari hanno ispezionate 488 strutture tra palestre, centri benessere ed estetici, e studi medici/fisioterapici.
In particolare hanno rilevato 50 obiettivi non conformi, che hanno comportato il deferimento all’Autorità Giudiziaria di 16 titolari ed operatori.
Infine hanno contestato sanzioni amministrative per un importo complessivo di € 165.000.
I Carabinieri NAS hanno anche sequestrato 13 crio cabine poiché utilizzate in strutture non autorizzate o impiegate per trattamenti terapeutici da personale non qualificato.
Inoltre i carabinieri hanno sequestrati anche cinque apparecchi elettromedicali per la crioterapia detenuti abusivamente.
Hanno effettuato tre provvedimenti di sospensione/chiusura di attività prive di autorizzazione e sequestrati tre locali adibiti ad ambulatori medici attivati all’interno di altrettanti centri estetici.
I militari hanno accertate 74 violazioni.
18 delle quali riguardano l’esercizio abusivo della professione sanitaria, l’attivazione abusiva di ambulatori di medicina estetica, irregolarità nella gestione e detenzione dei farmaci (risultati scaduti).
Hanno contestate ulteriori 56 sanzioni per inadempienze autorizzative e procedurali.
Le irregolarità erano connesse alla mancata applicazione di Leggi Regionali, della normativa dell’attività di estetista nonché dell’applicazione delle misure di contenimento del COVID-19.