22 Novembre 2024 15:59
Todos Caballeros, L’espressione è oggi utilizzata in tono dispregiativo
A pensarci bene Luca Ricolfi possiede quella che è la qualità essenziale per diventare una auctoritas in Fratelli d’Italia:
il non avere nulla a che vedere con la tradizione politico culturale che inizia dal MSI e si dipana – passando attraverso la parentesi in blazer di An – fino al partito della Meloni.
Todos Caballeros. L’importante è non essere “dei nostri” (qualunque cosa significhi tale locuzione) ma provenire da un qualche altrove. E Ricolfi in effetti più da fuori di così non poteva venire.
Beninteso si tratta di persona illustre (altro requisito essenziale per essere apprezzato da FdI) ma è studioso di statistica.
E la statistica come notorio è quella scienza che considera le persone e le loro esigenze sotto il profilo matematico (se un soggetto mangia un pollo e un altro soggetto resta a digiuno)
Per la statistica hanno mangiato mezzo pollo a testa.
Ora, la proposta di una valutazione “a livelli” che non prevede bocciature ma certificazioni, la quale pare abbia tanto entusiasmato Giorgia Meloni, deriva per l’ appunto da un tale presupposto matematico:
ciò che conta nella scuola non è la crescita culturale e umana della persona (retaggio rifiutato del latino concetto di humanitas).
Ma la certificazione delle sue capacità e competenze, da annotare in un file che sarà per lo studente il viatico per il mondo del lavoro.
Todos Caballeros. Si tratta di un impianto pragmatico e utilitaristico tipico del mondo anglosassone, che ha il filosofo John Dewey quale stella polare
E che ha relegato in soffitta la nostra tradizione scolastica e accademica da Quintiliano a Gentile, quella tradizione che ci ha fatto – diciamolo senza timidezza – grandi nel mondo.
A tale approccio pragmatico consegue poi una deriva da manierismo sessantottino che elimina, come si diceva, la bocciatura, rinverdendo i fasti del 6 e del 27 politico.
E anche questo è un requisito per fare un bel cursus honorum nel partito della Meloni: quell’ occhieggiare a bande lontane ed estranee, quel tramestare con idee opposte alle proprie
Insomma quella contaminazione che vuole forzosamente apparire come prova di autonomia intellettuale e apertura al nuovo, e invece trattasi semplicemente di tradimento della propria cultura e della propria storia.
Il ’68 prossimo venturo sarà dunque meno fantasioso e violento, più burocratizzato, infarcito di “crediti” – anche questi obbrobri partoriti da menti albioniche –
ma avrà in comune col precedente il sogno di un paese dei balocchi dove nessuno, come recita un slogan della sinistra, “rimane indietro”.
Todos Caballeros . Finché la vita non si occuperà di informare che la sconfitta è parte dell’ esperienza umana
E sarà un scoperta particolarmente dolorosa per chi non l’ha sperimentata a scuola sotto forma di una bocciatura
E di un esame a settembre o di una semplice interrogazione insufficiente.
Qualcuno, per favore, informi la Meloni di dove sta andando a parare.