22 Novembre 2024 01:08
Gli Svitati e il tappo a vite. Viene da Gambellara (VI) una piccola rivoluzione: quella del neonato gruppo de Gli Svitati. Franz Haas, Graziano Prà, Jermann, Pojer e Sandri e Walter Massa sono cinque aziende d’eccellenza e pioniere del tappo a vite in Italia. Si sono riunite per raccontare, tutti
assieme, il loro modo di “fare vinofare vino” e, soprattutto, di tapparne le bottiglie, contro i pregiudizi che hanno spesso accompagnato questa tipologia di chiusura.
Gli svitati negli anni 80
Le basi del gruppo sono state poste già negli anni ’80, quasi quattro decenni fa, quando le
cinque cantine hanno iniziato a riflettere sul possibile utilizzo di altre tipologie di chiusure. Il
loro sguardo avanguardista si è inevitabilmente spostato verso le nuove frontiere del vino,
che in quel momento già si stavano facendo largo negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. Anni
di viaggi, degustazioni, confronti e giri di vite, ognuno con la propria esperienza, da Mario
Pojer che aveva pensato di “sigillare la bottiglia con la fusione del vetro come fosse una fiala
per non lasciar passare l’ossigeno” a Graziano Prà che durante un viaggio in Colorado, ad
Aspen, aveva avuto una rivelazione assaggiando un Sauvignon Blanc imbottigliato con
tappo a vite e venduto a 30 dollari, il primo segnale che il pregiudizio stesse iniziando a
tramontare.
Il tappo a vite mantiene le qualità organolettiche
Gli Svitati raccontano la scelta del tappo a vite e l’obiettivo che sta dietro al
suo utilizzo: il perfetto mantenimento di quelle qualità organolettiche del vino tanto ricercate e valorizzate dal lavoro in vigneto e in cantina. Grazie alle sue caratteristiche questa
tipologia di tappo permette infatti una micro ossigenazione costante, preservando il vino e
permettendo un’omogeneità qualitativa anche nel caso di vecchie annate, oltre ad una
corretta evoluzione.
“Siamo cinque aziende che cercano la precisione fin nei minimi dettagli, scegliamo i vitigni
che più ci rappresentano e le uve migliori, in cantina abbiamo tutto quello che ci può aiutare
a produrre un vino di un’altissima qualità. Ma soprattutto abbiamo a disposizione il tappo
ideale per mantenerla. Ecco perché non possiamo non approfittarne. La precisione che
abbiamo sempre ricercato oggi è anche un atto dovuto, nei confronti del pubblico e nei
confronti del vino” commentano all’unisono i produttori.
Qualità del tappo a vite