22 Novembre 2024 02:33
Montecucco, buon compleanno alla piccola grande doc
Vinitaly, novità e certezze in Toscana. Buon compleanno, Doc Montecucco. La bellissima storia di questi vini parte da lontano, dal cuore del territorio maremmano alle pendici del Monte Amiata. Un antico vulcano estinto, dove la coltivazione della vite vanta una tradizione millenaria. Il luogo è un areale che possiede le caratteristiche intrinseche, perfette per la viticoltura. La storia è iniziata alla fine degli anni novanta del secolo scorso quando un ristretto gruppo di dinamici vignaioli-pionieri decisero di far capire al mondo che – in quel piccolo fazzoletto di terra toscana esisteva un Sangiovese unico. La zona era compresa tra i comuni Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano nella provincia di Grosseto. Il Sangiovese qui presente era unico e distinguibile, con una propria personalità, diversa da quella dei cugini limitrofi. Una vicinanza a grandi DO del vino toscano che non ha intimorito, anzi ha aiutato a rafforzare l’identità territoriale di questa nicchia vitivinicola.. Nel 1998 nasce così una scalpitante DOC Montecucco, già dalle sue origini a vocazione biologica. Oggi vanta circa l’80% di produzione certificata BIO – per un totale di 68 aziende associate, circa 1.2 milioni di bottiglie e 500 ettari di vigneto oggi vocati alle DOC e DOCG (su una superficie potenziale di 800 ettari).
San Colombano al Lambro, dove si beve un vino dalle profondità marine
Vinitaly, novità e certezze in LombardiaLombardia. San Colombano è una piccola doc in provincia di Milano, ma sospesa tra Lodi, Pavia e Piacenza, ha presentato i suoi vini. Con alcuni stand dei produttori associati e con una masterclass in cui sono state presentate alcune novità. Il Doc rosso ha una composizione ampelografia di barbera, croatina, uva rara, e viene vinificato con affinamenti in acciaio e bottiglia oppure in barrique. La qualità dei prodotti è elevata, ed è dimostrata dalle bottiglie degustate e dai vini che normalmente vengono proposti. Ottimo e beverino il bianco della cantina Guglielmini a base di Verdea. Che è una tipologia di vitigno autoctono e piuttosto raro, tanto che la produzione non riesce ad essere sufficiente per ottenere la Doc. Molto gradevole il rosso barricato di Panizzari, un vino qualitativamente ben riuscito, molto adatto per abbinare una bella bistecca alla griglia. I Poderi di San Pietro hanno proposto il Rosso di Valbissera, il loro rosso di punta, nella duplice versione di affinamento in bottiglia in cantina e nel mare di Croazia, sei mesi a 30 metri di profondità. Il vino affinato in mare è piacevole, morbido, pronto, deciso e straordinario. Davvero da provare.
Mamertino, un viaggio nella splendida Sicilia