22 Novembre 2024 03:32
Sicilia. Gravi Criticità nei Pronto Soccorso Villa Sofia e Cervello: Manca il 50% del Personale Medico
Sicilia. Sanità in affanno: 30% richieste inappropriate, prestazioni inaccessibili e carenza di medici
Il sistema sanitario italiano si trova ad affrontare una serie di criticità che mettono a dura prova l’accesso alle cure per i cittadini in Sicilia. Tra le principali problematiche emergono:
Richieste inappropriate: Si stima che circa il 30% delle richieste di prestazioni sanitarie siano inappropriate, ovvero non necessarie o non urgenti. Questo fenomeno intasa i servizi e allunga i tempi di attesa per i pazienti che ne hanno effettivamente bisogno.
La Denuncia del Segretario Regionale Cimo Sicilia
Il segretario regionale della Cimo Sicilia, Giuseppe Bonsignore, ha lanciato l’allarme in merito alle gravi criticità che affliggono i Pronto Soccorso degli ospedali Villa Sofia e Cervello, dove manca oltre il 50% del personale medico previsto dalla dotazione organica.
Sicilia. Necessità di Interventi Urgenti per la Riqualificazione
In una lettera inviata alle autorità sanitarie regionali, Bonsignore ha sottolineato l’urgenza di avviare lavori di ristrutturazione per riqualificare l’area di emergenza del presidio ospedaliero “Vincenzo Cervello”.
Propone, nel frattempo, di accorpare gli organici sul presidio ospedaliero di Villa Sofia, per garantire turni di servizio completi con un numero adeguato di medici.
Questo consentirebbe di soddisfare le esigenze dei pazienti, concedere periodi di riposo e avviare una nuova campagna di reclutamento.
Sicilia. Carenza di Personale Medico nei Pronto Soccorso
Bonsignore evidenzia come i Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Villa Sofia – Cervello siano afflitti da una cronica carenza di personale medico.
Su una dotazione organica prevista di 59 dirigenti medici, attualmente sono in servizio solo 25, con alcuni soggetti a limitazioni che impediscono il pieno impiego. Di fatto, manca oltre il 50% del personale medico previsto.
Situazione Critica al Pronto Soccorso Cervello
La situazione è particolarmente critica al Pronto Soccorso del presidio ospedaliero Cervello, con soli 12 dirigenti medici attualmente in servizio, rispetto ai 26 previsti. Alcuni medici hanno recentemente rinunciato all’incarico, cercando migliori condizioni di lavoro in altri Pronto Soccorso della stessa città.
Il sovraffollamento, causato dallo stazionamento dei pazienti in attesa di ricovero e dalla mancanza di medici, rappresenta il fattore principale di rischio clinico.
Impatto sulla Qualità dell’Assistenza e sul Rischio Clinico
I medici del Pronto Soccorso si trovano a gestire, in locali non idonei, almeno 50 pazienti per turno. Questo, unito alla necessità di gestire nuovi accessi, allunga i tempi di attesa in triage.
I tempi di attesa per i pazienti in codice giallo hanno superato in alcuni casi le 10 ore. Gli infermieri del triage non riescono a eseguire le rivalutazioni nei tempi previsti, con il rischio che i pazienti non vengano presi in carico per molte ore.
La “Fuga” del Personale Sanitario dalle Aree di Emergenza
La situazione nei Pronto Soccorso dell’Azienda Ospedaliera Villa Sofia – Cervello è diventata insostenibile, con un alto rischio di gravi ritardi diagnostico-terapeutici e abbandono delle aree di emergenza. Questo ha portato a una “fuga” del personale sanitario, aggravando ulteriormente la crisi.
Conclusione: Uno Scenario Estremamente Critico
Bonsignore conclude descrivendo uno scenario estremamente critico, in cui medici e infermieri non riescono a fronteggiare efficacemente la situazione.
Il sistema non garantisce un livello di assistenza minimo, con il rischio che i pazienti subiscano gravi ritardi diagnostico-terapeutici e non trovino risposta alle loro esigenze di salute.
L’allarme attuale segue quello precedente:
Guido Quici, presidente del sindacato dei medici Federazione CIMO-FESMED.
“Intanto in Italia – prosegue Quici – oggi ci sono oltre 2,12 milioni di famiglie che vivono in assoluta povertà, circa 6 milioni di famiglie che si trovano in una condizione di povertà sanitaria e 25,2 milioni di famiglie italiane che mediamente spendono poco meno di 1.500 euro l’anno per curarsi, con una spesa per out of pocket aumentata di 10 mld (oggi circa 40 mld) tra il 2019 e il 2022.
Il tutto in un contesto, più ampio, che vede gli attuali LEA del tutto insufficienti con una sanità integrativa che diventa sempre di più sostitutiva. Quindi occorre una terapia molto più articolata che aggredisca contemporaneamente più cause”.
Sanità siciliana. Un esempio coi dati ufficiali
Storico Ospedali Riuniti Palermo
Totale pazienti al Pronto Soccorso: 65, di cui in attesa: 4.
Indice di sovraffollamento: 325%
Totale pazienti al Pronto Soccorso: 19, di cui in attesa: 7.
Indice di sovraffollamento: 380%
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