Carlo Angela

Carlo Angela: La Vita e L’Impegno Massonico del Padre di Piero Angela

Carlo Angela, padre del celebre divulgatore scientifico Piero Angela, è una figura storica di grande rilevanza non solo per il suo contributo nel campo della medicina e dell’attivismo durante la Seconda guerra mondiale, ma anche per il suo impegno all’interno della Massoneria italiana.

La vita di Carlo Angela, il suo percorso nella Massoneria e l’eredità che ha lasciato.

Chi Era Carlo Angela?

Carlo Angela nacque nel 1875 a Olcenengo, un piccolo comune in provincia di Vercelli. Dopo aver completato gli studi in medicina, si specializzò in psichiatria e dedicò gran parte della sua carriera alla cura dei pazienti con malattie mentali. La sua professione lo portò a dirigere una casa di cura a San Maurizio Canavese, vicino a Torino, dove lavorò instancabilmente per migliorare le condizioni dei suoi pazienti.

Durante la Seconda guerra mondiale, Carlo Angela si distinse per il suo coraggio e la sua dedizione, nascondendo ebrei e antifascisti nella sua clinica, salvando molte vite. Questo impegno umanitario gli valse il riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni” da parte dello Yad Vashem, il memoriale ufficiale israeliano delle vittime dell’Olocausto.

L’Iniziazione alla Massoneria

Carlo Angela non era solo un medico e un eroe della Resistenza; era anche un membro attivo della Massoneria italiana. Venne iniziato alla Massoneria nel 1905, entrando a far parte del Grande Oriente d’Italia (G.O.I.), l’obbedienza massonica più antica e prestigiosa del paese. La sua adesione alla Massoneria avvenne in un periodo di grandi cambiamenti sociali e politici in Italia, e questo contesto influenzò profondamente il suo percorso massonico.

Angela raggiunse il 33º grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato, il grado più alto nella gerarchia massonica, un riconoscimento che viene concesso a coloro che dimostrano una dedizione eccezionale ai principi massonici di libertà, uguaglianza e fratellanza.

Il Ruolo nella Loggia Propaganda

Dopo la Seconda guerra mondiale, Carlo Angela divenne Maestro Venerabile della Loggia Propaganda all’Oriente di Torino. La Loggia Propaganda è una loggia storica del Grande Oriente d’Italia, costituita per salvaguardare l’identità degli affiliati più in vista. Fondata ufficialmente nel 1877 sotto la guida del Gran maestro Giuseppe Mazzoni, la loggia aveva come obiettivo principale quello di proteggere l’identità dei suoi membri, i quali spesso ricoprivano ruoli di rilievo nella società.

Il coinvolgimento di Carlo Angela in questa loggia non era solo simbolico, ma rappresentava un impegno attivo nel mantenere e diffondere i valori massonici in un periodo di grande incertezza politica e sociale. Durante il suo mandato come Maestro Venerabile, Angela lavorò per rafforzare i legami tra i membri della loggia e per promuovere il dialogo e la cooperazione tra le diverse componenti della società italiana.

La Loggia Propaganda e la Massoneria Italiana

La Loggia Propaganda è una delle logge più influenti nella storia della Massoneria italiana. Dopo la proclamazione dello Stato unitario, emerse la necessità di tutelare l’identità degli affiliati più in vista all’interno della Massoneria stessa. La loggia, infatti, veniva utilizzata per iscrivere in maniera riservata quei membri che, per la loro posizione, non potevano essere pubblicamente associati al movimento massonico.

Adriano Lemmi, che fu Gran maestro del Grande Oriente d’Italia dal 1885 al 1895, contribuì notevolmente a dare prestigio alla loggia. Sotto la sua guida, la Loggia Propaganda riunì al suo interno un’élite di deputati, senatori e banchieri, facendo di essa un centro di potere e influenza politica all’interno del paese.

L’Eredità di Carlo Angela

Carlo Angela morì l’8 giugno 1949, lasciando un’eredità significativa sia nella sua professione che all’interno della Massoneria. Cinque giorni dopo la sua morte, si svolse un rito massonico funebre presso il tempio della Loggia Propaganda a Torino, un segno di rispetto e riconoscimento per il suo contributo alla causa massonica.

Il suo impegno nella Massoneria non è solo un aspetto marginale della sua vita, ma rappresenta un’importante parte del suo percorso personale e professionale. La sua adesione ai principi massonici influenzò profondamente il suo operato come medico e come cittadino, guidandolo nelle sue scelte di vita e nel suo impegno per la giustizia sociale.

L’Influenza sulla Famiglia

Carlo Angela non trasmise solo i suoi valori umani e professionali ai suoi figli, ma anche un profondo rispetto per i principi di libertà, uguaglianza e fratellanza, che sono alla base della Massoneria. Suo figlio, Piero Angela, pur non essendo un massone, ha sempre dimostrato una forte dedizione alla divulgazione scientifica e alla diffusione della conoscenza, valori che riflettono in qualche modo l’influenza paterna.

Conclusione

Carlo Angela è una figura di grande rilevanza nella storia italiana, non solo per il suo contributo alla medicina e alla Resistenza, ma anche per il suo impegno all’interno della Massoneria. La sua vita è un esempio di come i valori massonici possano influenzare positivamente le azioni di un individuo, guidandolo in scelte coraggiose e determinanti.

Il suo percorso all’interno della Loggia Propaganda e la sua ascesa al 33º grado del Rito Scozzese Antico ed Accettato testimoniano il profondo legame che Carlo Angela aveva con la Massoneria, un legame che ha contribuito a definire la sua eredità come uomo e come cittadino. L’impegno di Carlo Angela resta un esempio di come la dedizione a valori superiori possa tradursi in azioni concrete, capaci di influenzare positivamente la società.

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