Pesticidi in calo, ma ancora troppi
Legambiente: “Basta multiresiduo”.

Roma, 20 dicembre 2023 – Scendono al 39,21% i campioni di alimenti di origine vegetale e animale in cui sono state trovate tracce di uno o più fitofarmaci.

È quanto emerge dal rapporto “Stop pesticidi nel piatto” presentato oggi da Legambiente.

Il dato è in miglioramento rispetto al 2022, quando la percentuale era del 44,1%. Tuttavia, ancora troppi alimenti contengono residui di sostanze chimiche potenzialmente pericolose per la salute umana e ambientale.

La frutta si conferma la categoria più colpita dalla presenza di residui, con un tasso di positività del 67,96%.

Seguono la verdura (48,96%), la carne (36,29%) e il pesce (35,14%).

Tra i fitofarmaci più rilevati ci sono il dimetoato, il boscalid, l’acetamiprid e il glifosato.

Questi ultimi due sono stati classificati come “probabilmente cancerogeni per l’uomo” dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC).

“Il dato in miglioramento è un segnale positivo, ma non è ancora sufficiente”, commenta il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani.

“Serve una legge nazionale che vieti il multiresiduo, ovvero la presenza di più di un fitofarmaco nello stesso alimento. Inoltre, è necessario promuovere la produzione di cibo sostenibile e di qualità, che non preveda l’uso di pesticidi”.

Cosa fare per ridurre l’esposizione ai pesticidi?
Per ridurre l’esposizione ai pesticidi è possibile adottare alcuni semplici accorgimenti:
Preferire i prodotti di stagione e a km zero.
Acquistare frutta e verdura biologica.

Lavare accuratamente frutta e verdura prima di consumarla.
Sbucciare la frutta e la verdura, quando possibile.
Limitare il consumo di carni e pesci.

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