Giustizia per Amarena, orsa uccisa a fucilata

Giustizia per Amarena: chiuse le indagini, Oipa chiede una condanna esemplare per l’assassino dell’orsa

L’orsa Amarena è stata uccisa a fucilate lo scorso agosto. Il presunto assassino è stato identificato e ora rischia una condanna per uccisione di animali aggravata da crudeltà e esplosioni pericolose in luogo abitato.

L’Oipa si costituisce parte civile e chiede una condanna esemplare.

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) si è immediatamente costituita parte civile nel processo a carico del 57enne accusato di aver ucciso l’orsa Amarena a San Benedetto dei Marsi (AQ) lo scorso 31 agosto.

L’Oipa auspica che venga fatta giustizia per Amarena e che il responsabile venga condannato in modo esemplare.

Le indagini confermano: Amarena era innocua.

Le indagini, condotte dal procuratore di Avezzano, Maurizio Maria Cerrato, hanno confermato che l’orsa Amarena al momento dello sparo era innocua.

L’uomo avrebbe sparato per uccidere, non per errore o per spaventare l’animale. La perizia balistica ha infatti rilevato che si è trattato di un colpo intenzionale esploso da distanza ravvicinata.

Amarena: simbolo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise

L’orsa Amarena era uno dei simboli del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (Pnalm). Era conosciuta e amata da molti per i suoi frequenti avvistamenti nei dintorni del Parco. La sua morte ha destato grande cordoglio e indignazione tra gli ambientalisti e gli amanti della natura.

L’Oipa: basta odio verso i grandi carnivori

L’Oipa, oltre a chiedere giustizia per Amarena, denuncia il clima di odio verso i grandi carnivori che purtroppo si respira in Italia, alimentato anche da alcuni esponenti politici. Questo clima di ostilità porta a episodi di violenza come quello che è costato la vita ad Amarena.

Conclusione

La morte dell’orsa Amarena è una tragedia che non deve rimanere impunita. L’Oipa continuerà a battersi per ottenere giustizia per lei e per tutti gli animali selvatici vittime di violenza e bracconaggio.

È necessario un cambio di mentalità e un impegno concreto da parte di tutti per garantire la tutela e la coesistenza pacifica tra uomo e natura.

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