Il tribunale del Riesame di Bologna, ha stabilito questa misura cautelare in carcere, al fine di scongiurare altre possibili gravidanze, che potrebbero concludersi con una fine tragica, come quella toccata ai due poveri infanti, concepiti dalla Petrolini.

Le motivazioni

E’ proprio il procuratore di Parma, Alfonso D’Avino, che nelle motivazioni, ha sottolineato in tribunale, che la gravidanza, ed il parto, in cui sarebbe nato il secondo neonato (lo scorso 7 Agosto 2024), poi seppellito in giardino, evento avvenuto mentre i genitori erano in casa, e non si sono accorti di nulla, infatti il padre quello stesso giorno del parto, recandosi al piano di sopra della casa, aveva trovato delle macchie ematiche sul tappeto, nel lavandino e nel rubinetto, ma non si era accorto di nulla, attribuendo l’accaduto al ciclo mestruale abbondante della figlia.

Solo il 9 Agosto i genitori, vengono informati del ritrovamento del neonato morto e sepolto, nel giardino della loro casa.

La famiglia si trovava all’estero per una vacanza, che nonostante la notizia non è stata interrotta, proprio per stessa ammissione della madre della Petrolini: non “rovinare il viaggio così lontano e organizzato da tempo” – inoltre in un dialogo oggetto d’intercettazione (del 19 Agosto) sempre la madre della Petrolini, affermava di essere preoccupata di dover cambiare casa, e di dover andare via dall’Italia, a causa di quanto accaduto (fonte TGCOM24).