2 Dicembre 2024 09:47
Game Over. PROCURA DELLA REPUBBLICA presso il Tribunale di BariDIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA.
Carabinieri del Comando Provinciale di Foggia, con il supporto operativo altresì dei militari degli altri Comandi Provinciali dell’Arma:
Legione Carabinieri “Puglia”, dello Squadrone Eliportato Cacciatori di “Puglia”, dei Nuclei Cinofili Carabinieri di Modugno (BA), Chieti e Tito (PZ)
E del Nucleo Elicotteri Carabinieri di Roma e dell’11° Reggimento Carabinieri “Puglia”.
Operazione eseguito alle prime luci dell’alba un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip presso il Tribunale di Bari.
Su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia e con il contributo della Direzione Nazionale Antimafia.
“Game Over “nei confronti di n. 82 persone.
Tutte gravemente indiziate per i reati associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti ed altri reati, aggravati dal metodo e dalla finalità mafiosa.
Fatta salva la valutazione nelle fasi procedimentali successive con il contributo della difesa,l’imponente indagine antimafia convenzionalmente denominata “Game Over”:
condotta dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Foggiae coordinata dallaDirezione Distrettuale Antimafia di Bari, trae origine dal procedimento relativo all’omicidio – di matrice mafiosa – di:
TIZZANO Roberto e al contestuale ferimento di BRUNO Roberto, entrambi esponenti di rilievo della batteria “Moretti-Pellegrino-Lanza”
sotto-articolazione dell’organizzazione mafiosa nota come “Società foggiana”2, attinti con colpi d’arma da fuoco il pomeriggio del 29 ottobre 2016.
Per tale delitto di mafia sono stati condannati, in via definitiva, VILLANI Patrizio, SINESI Cosimo Damiano e SINESI Francesco, tutti appartenenti alla batteria antagonista “Sinesi-Francavilla”.
Le sentenze hanno accertato che mandante dell’efferata azione era stato SINESI Francesco.
In risposta al tentato omicidio perpetrato, in data 6 settembre 2016, ai danni di suo padre SINESI Roberto, capo storico dell’omonima batteria mafiosa. Il luogo del delitto, bar “All’H24” di Foggia, si è rilevato, a seguito delle indagini compiute, la base operativa centrale del traffico di sostanze stupefacenti.
Dagli sviluppi investigativi svolti al riguardo, mediante l’uso massivo di attività tecniche3, anche di ultima generazione, è stata possibile, nei periodi successivi, l’esecuzione – tra le altre – di due importanti inchieste antimafia coordinate sempre dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.