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Il caso Caivano: abusi, degrado e responsabilità. 

Caivano, 2 dicembre 2023 – Il caso di Caivano, con gli abusi ripetuti di una babygang su due cuginette tredicenni, ha scosso l’Italia. Le visite continue dei politici hanno sollevato dubbi e polemiche.

“Quando ho visto ogni tre giorni i ministri andare lì, ho pensato che esagerazione”, ha detto il giornalista e scrittore Roberto Saviano.

“Ma poi sono stato invitato a una riunione, con il ministro Piantedosi e il sindaco Manfredi. Ho visto che nella sostanza avevano affrontato anche piccole cose e passare, in un territorio dove c’è il deserto, ad esempio, da tre assistenti sociali a dieci è sostanza”.

“Però mi chiedo: abbiamo visto in tv il Delphinia, la struttura sportiva abbandonata che è costata centinaia di migliaia di euro.

Ma vogliamo capire a chi è stata consegnata? Perché è stata ridotta così? Qualcuno prima o poi dovrà pagare sul piano politico, morale ed etico per questo degrado”, ha aggiunto Saviano.

Il Delphinia è una struttura sportiva realizzata con fondi pubblici nel quartiere Parco Verde di Caivano. È stata inaugurata nel 2003, ma è stata abbandonata pochi anni dopo.

La struttura è in stato di degrado e rappresenta un simbolo del fallimento delle politiche di contrasto alla criminalità e al degrado sociale a Caivano.

La ASD Delphinia

Il centro sportivo diventa attivo in seguito alla concessione rilasciata a favore della ASD Delphinia (delibera n.17 del 18/02/1999).

“Tuttavia a partire dal 2015 l’ASD concessionaria smette di pagare il canone contrattuale al Comune, il quale propone una rateizzazione degli arretrati che – a quanto riportano le cronache – non viene onorata.

Nel 2017 la SSD Delphinia Sporting Club cede il ramo d’azienda alla Delphinia 2.0 SSD, la quale (a concessione peraltro scaduta) l’8 agosto 2018 informa il Comune di non poter avviare la stagione per le condizioni in cui versa l’impianto.”

Nessuno si è preoccupato di capire e risolvere, cercando responsabilità e soluzioni.

Il caso Caivano ha messo in luce le profonde problematiche che affliggono questo territorio. La criminalità organizzata, la povertà, il degrado sociale e culturale sono fattori che contribuiscono a creare un ambiente favorevole alla violenza e agli abusi sui minori.

Le misure annunciate dal governo, come l’aumento del numero di assistenti sociali e l’avvio di progetti di recupero per i giovani, sono un passo nella direzione giusta. Tuttavia, è necessario un impegno a lungo termine per affrontare le cause profonde del problema.

 

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