Lucia Annunziata, linguaggio scurrile evidente e parecchio di parte aggiungiamo.

Lucia si è lasciata andare andando oltre il suo ruolo giornalistico, come se fosse ( e di sicuro lo è ) toccata personalmente.

Chi ha assistito alla trasmissione non può non aver notato l’ “accanimento” contro la ministra per riuscire a farla desistere, se non metterla a tacere.

La ministra è stata impeccabile e non si è lasciata coinvolgere dal “pathos” come ha fatto la conduttrice.

Non è certo la prima volta che la conduttrice “politica” insiste oltre misura, ricordiamo l’intervista con Berlusconi che si è alzato e se n’è andato.

La sua enfasi potrebbe avere un senso in un media privato che comunque ha una linea editoriale di parte ma stona in una trasmissione di pubblico servizio.

Pagata da tutti noi che abbiamo sensibilità e modi di vedere diversi e non tutti di ” sinistra”.

Esagerazione ed enfasi con uno scivolone dettato dalla stizza per non essere riuscita a far tacere e/o mettere in difficoltà la ministra.

Scivolone su cui appunta la sua attenzione l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi

Lucia Annunziata e la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia Eugenia Roccella nel corso dell’ultima

puntata di ‘Mezz’Ora in Più’ su Rai3, l’Associazione Utenti dei servizi Radiotelevisivi interviene annunciando

un esposto all’Autorità per le comunicazioni e una richiesta di incontro al CdA della Rai.

“In un programma di informazione della rete pubblica, dove sono presenti ospiti istituzionali e

rappresentanti di Governo e Parlamento, non è tollerabile l’utilizzo di linguaggi scurrili“, spiega

l’Associazione all’Adnkronos:

” indagine sull’episodio “e verificare se l’utilizzo di parolacce durante un programma di informazione Rai possa rappresentare una violazione della normativa in materia”.

La conduttrice non è certo l’unico caso di conduzione “faziosa”, ma lei ha superato ogni limite, anche linguistico.

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