Bollette: l’acqua dolce diventa più salata. Almeno per 101 Comuni bresciani.

Riallineare al rialzo le tariffe per consentire la sostenibilità dei mega investimenti in corso o programmati sul ciclo idrico del territorio

E’ il fulcro del piano illustrato dall’Ato all’assemblea dei sindaci mercoledì, ma mancando il quorum l’approvazione sarà affidata al Consiglio provinciale convocato per martedì.

L’Ato ha mantenuto il massimo riserbo sull’entità degli aumenti in attesa del passaggio in aula.

Il calcolo Il calcolo è frutto della revisione del gettito del servizio alle utility e delle opere di ammodernamento di acquedotti e depuratori. Ma anche del principio del full cost recovery

Vale a dire il recupero integrale dei costi da parte dei gestori.

Per quanto riguarda gli utenti gestiti da A2A, dove le tariffe erano già calibrate al rialzo, il rincaro sarà in media dell’1,5%

il rincaro sarà in media dell’1,5%, mentre per i 101 Comuni di Acque Bresciane – al netto dei 12 della Valtrompia entrati al primo giugno – i rialzi saranno più sostenuti.

Il Codacons scrive all’Arera perchè sia verificata la legittimità dei rincari e garantita la trasparenza e la legittimità delle bollette in capo agli utenti.

L’allarme arriva anche da altre associazioni

Con un aumento del 5,5% nel 2022 rispetto al 2021, una famiglia italiana ha speso in media 487 euro di bolletta dell’acqua.

L’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva ha segnalato che sono stati registrati aumenti in tutti i capoluoghi di provincia.

Per l’analisi si sono stimati i costi di una famiglia di 3 persona con un consumo annuo di 192 metri cubi

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