Bruxelles, 18 marzo 2024 – In risposta alle recenti dichiarazioni dell’europarlamentare della Lega, Angelo Ciocca, riguardanti l’adeguamento energetico del patrimonio immobiliare, condivise da ANAPIC e dalla Presidente Lucia Rizzi, si apre un dibattito cruciale tra la normativa europea e nazionale per la salvaguardia ambientale e culturale.

Ciocca, reduce dall’ennesima forte provocazione al Parlamento europeo di Strasburgo, dove munito di cartellino rosso e fischietto ha ribadito con fermezza il suo NO all’Europa, con un gesto senza precedenti ha richiesto l’espulsione di Ursula von der Leyen e dei suoi colleghi per i troppi falli commessi nei confronti dei cittadini e dei lavoratori, scatenando un ampio dibattito in grado di raccogliere l’approvazione anche dall’Associazione Nazionale Amministratori Professionisti Immobili e Condomini.

La normativa italiana attuale, fa sapere infatti l’ANAPIC, considera i beni immobili pubblici di oltre settant’anni culturalmente rilevanti, a meno che non vengano esclusi tramite un procedimento amministrativo. Tuttavia, l’introduzione della normativa sull’adeguamento energetico approvata all’eurocamera potrebbe ora creare conflitti tra la tutela ambientale e quella culturale. Si pone quindi la questione se sia possibile conciliare l’efficientamento energetico con la conservazione del patrimonio artistico e culturale. A maggior ragione considerando che in Italia gli edifici di interesse culturale sono milioni, molti dei quali proprio in Lombardia.

Una possibile soluzione proposta è che per gli edifici pubblici, “l’efficientamento energetico sia preceduto da una valutazione di impatto culturale. In caso di disparità tra le valutazioni ambientali e culturali, si potrebbe ricorrere alla magistratura per risolvere le controversie”. Si sottolinea anche l’importanza di estendere questa tutela non solo agli enti pubblici, ma anche ai privati che possiedono edifici con requisiti simili.

Infine, si evidenzia che l’armonia tra ambiente e paesaggio “è fondamentale per il turismo e la prosperità economica del paese, sottolineando l’importanza di considerare contemporaneamente il patrimonio ambientale e culturale per garantire lo sviluppo sostenibile e la valorizzazione del territorio”, ha infine concluso Ciocca ribadendo quanto sottolineato dalla Presidente dell’ANAPIC, Lucia Rizzi, lanciando una petizione online sul suo sito web per chiedere, a pochi giorni di distanza dalla consegna del cappio alla Presidente della BCE Lagarde, lo stop a questa ennesima eurofollia a danno di milioni di cittadini.

il tweet di Ciocca in cui annuncia il lancio della petizione su “X”

 

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