Oggi è stato consumato l’ennesimo femminicidio. Intorno all’ora di pranzo a San Stino di Livenza, Giuseppe Pitteri detto Walter, ex Actv, sessantacinquenne, ha ucciso a bottigliate la moglie. Sul luogo sono intervenuti i carabinieri, che l’hanno preso in custodia. Subito dopo i il Pm della Procura di Pordenone Carmelo Barbaro lo ha posto in arresto per omicidio volontario.

 

Omicidio a San Stino di Livenza

Secondo le prime ricostruzioni, tutto sarebbe scaturito da una lite furibonda. Tutto è avvenuto all’interno di un appartamento, sito in una elegante palazzina, nel cuore di San Stino di Livenza, in provincia di Venezia. Cinzia Luison, 60 anni, si è accasciata sotto i colpi della follia omicida del marito. Le motivazioni della lite sono al momento sconosciute. Secondo le fonti, Pitteri dopo aver ucciso la moglie, ha chiamato i carabinieri, informandoli su ciò che era accaduto. All’arrivo del medico, la donna è già deceduta.

Il sindaco di San Stino, Matteo Cappelletto, ha dichiarato: «La comunità  è sotto choc per una tragedia assolutamente inspiegabile, in una famiglia di cui non avevamo mai avuto notizia ci potessero essere dei dissapori». «Conoscevo la vittima di vista – ha aggiunto – L’abitazione dista poche decine di metri dal Municipio; sovente con Cinzia ci si salutava nel bar sotto casa. Una conoscenza superficiale, ma che mi ha permesso di apprezzare il suo sorriso e la sua grande gentilezza. Con il marito gli incontri erano più sporadici». Le parole di Luca Zaia: «Niente colpisce di più di una storia vera in un mondo in cui è fondamentale anche la fiction per attirare l’attenzione sulla violenza contro le donne come piaga sociale. Quella di Cinzia Luison ci richiama alla tragica quotidianità dei fatti e ci riempie il cuore di amarezza per quello che forse poteva essere evitato. Di fronte alla morte di una persona in questo modo possiamo solo dire che la violenza a nessun livello è tollerabile e va condannata senza se e senza ma con l’impegno di tutti».

 

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