Il prevosto Basilio Mascetti, in tempi di “magra” , spinge la Parrocchia verso il risparmio energetico
La lettera del prevosto:
«La sola strada percorribile è quella di ridurre drasticamente i consumi e la nostra Diocesi di Milano
ha emanato un comunicato nel quale si consiglia di posticipare il più possibile l’accensione del riscaldamento
di diminuire di uno o due gradi la temperatura e di ottimizzare l’utilizzo degli spazi (anche con la chiusura anticipata delle Chiese), sempre in ottica di risparmio energetico».
L’appello della diocesi di Milano che a suo tempo avevamo ripreso anche noi:
“Con la ripartenza, dopo la fase più critica dell’epidemia, che siamo riusciti a contenere nei costi grazie ad accordi preventivi con i partner energetici,
il problema è che l’incidenza del costo delle bollette per le parrocchie è raddoppiata a gennaio, e a febbraio è peggiorata ulteriormente.
Si è passati, ad esempio, da 6 mila euro di spesa a 12-13-14 mila euro nel mese di gennaio.
In alcuni casi abbiamo chiesto ai fornitori delle dilazioni di pagamento, ma non si può andare avanti per molto”.
Il prevosto indica i dettagli dell’intervento previsto:
– «la chiesa di San Bernardino sarà aperta ma non riscaldata»
– San Rocco accanto al cimitero «sarà riscaldata mezz’ora prima delle celebrazioni»
– i funerali e le Sante Messe del lunedì e del venerdì si celebreranno in sacrestia, a Mezzana
Coarezza.
A Case Nuove e Castelnovate «il riscaldamento sarà regolarmente acceso mezz’ora prima per le Sante Messe festive», al sabato e alla domenica.
Mario PISCHETOLA
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