Palermo, finalmente la protesta di docenti e studenti scesi in piazza : senza riscaldamenti nelle aule, a rischiare l’ipotermia
Palermo 01 Febbraio 2023, freddo e gelo che non risparmia nessuno, in special modo gli studenti palermitani costretti a seguire le lezioni in aule senza riscaldamento, dove si sono verificati già dei casi di ipotermia, in cui sono intervenuti i sanitari con l’ambulanza.
Finalmente gli studenti scendono in piazza per protestare, contro questa situazione incresciosa, che alcuni assessori comunali, e dirigenti scolastici, hanno cercato di minimizzare.
Eppure lo studio dovrebbe essere garantito nelle migliori condizioni possibili, ma a questi studenti italiani è precluso : sono costretti a stare in aula imbardati con cappotti, cappelli e sciarpe, perché gli impianti di riscaldamento non funzionano, una situazione che come abbiamo visto nei giorni scorsi, non cambia in nessuna scuola di ordine e grado, asili compresi, dove una bambina di 10 anni è stata soccorsa dai sanitari per ipotermia.
Stamani la protesta degli studenti insieme ai docenti, davanti agli ingressi dell’istituto professionale “Pietro Piazza” di Palermo.
Gli studenti non sono entrati in classe, ma sono rimasti davanti la scuola per pretestate :
Nello striscione “Non siamo studenti di serie B”, e poi cori, fumogeni e megafoni “non possiamo continuare a fare lezioni in aule gelide, in cui non c’è la temperatura minima per studiare”.
“La caldaia è rotta: pretendiamo che si intervenga immediatamente per risolvere il problema o ci rifiutiamo di entrare in classe a oltranza”.
Come è già successo per il caso della bambina di 10 anni, in ipotermia a scuola, i riscaldamenti erano rotti,
in quel caso si trattava di un tubo, che le aziende non volevano sistemare in quanto scomodo da
raggiungere, un assessore aveva addirittura asserito che il dirigente scolastico, aveva fatto bene a non
chiudere la scuola, insomma una situazione che caso strano si ripresenta anche in questo istituto : la
caldaia è rotta e si attende che arrivi il pezzo da sostituire, ma noi sappiamo benissimo che potevano
sopperire al guasto a tempo debito, e che una scuola con delle temperature proibitive, senza riscaldamenti
non è idonea, e non dovrebbe rimanere aperta.
Una vergogna che lede il diritto allo studio, e chi certa di giustificare la propria inettitudine andrebbe denunciato, con delle querele di massa.
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