Ultima Generazione. il Vaticano non perdona ( strano ma vero)

L’ultima uscita per richiamare i cittadini sensibilizzandoli al tema dell’ecologia e del cambiamento climatico, ha portato conseguenze non secondarie

La loro ultima “impresa”

Guido ed Ester, i due cittadini aderenti a Ultima Generazione che questa estate incollarono le proprie mani al basamento della statua di Laocoonte presso i Musei Vaticani.

“I due sono stati chiamati a comparire davanti al giudice del Palazzo del Governatorato, nella Città del Vaticano giovedì prossimo, 9 marzo.

Con loro chiamata anche Laura, che era di supporto per produrre documentazione video e a cui è stato preso il cellulare da cui sono stati cancellati tutti i video prima della restituzione.”

Le accuse e i reati

Ester e Guido sotto accusa per ” il presunto danneggiamento del basamento” in marmo del gruppo scultoreo.

Cosa avevano usato per incollarsi sul marmo? Il   Superattack.

Nel marmo  sono incollati due QR Code per le audioguide – con “adesivo sintetico particolarmente tenace e corrosivo”.

Altro reato di cui dovranno rispondere i due

Guido Laura viene imputata anche la mancata osservanza dell’ordine della gendarmeria di seguirli negli uffici.

Cosa rischiano?

Guido ed Ester rischiano la reclusione da un mese a tre anni e una multa fino a 3.099 euro per chi “distrugge, disperde, guasta o in qualsiasi modo deteriora monumenti pubblici”;

Guido e Laura rischiano l’arresto fino a un mese o un’ammenda tra 21 e 310 euro previsto per “chiunque trasgredisce ad un ordine legalmente dato dall’Autorità competente”.

Obiettivo dell’azione eclatante

18 agosto 2022 quando Guido ed Ester hanno incollato le proprie mani alla base della statua di Laocoonte

all’interno dei Musei Vaticani per lanciare l’allarme sull’emergenza climatica e sui rischi che comporta per l’umanità intera.

Dopo pochi minuti dall’inizio dell’azione, l’intera sezione del museo è stata evacuata e alle persone presenti

in supporto agli attivisti è stato sequestrato il cellulare, unico strumento capace di garantire che il processo si svolga in totale sicurezza.

Ultima Generazione vuole comunicare che:

Lo scopo di queste persone non era quello di danneggiare l’opera o il museo o lo stato Vaticano, e nemmeno quello di cercare facile visibilità mediatica per sé stessi.

Lo scopo, così come per analoghe azioni condotte precedentemente presso musei italiani, è quello di richiamare l’attenzione pubblica sul dramma della crisi climatica ed ecologica.

Le giustificazioni e mire di Ultima Generazione:

“per essere certi di non provocare danni ci si è anche documentati sulle proprietà e gli usi delle colle cianoacriliche in conservazione, che di solito non penetrano e non creano adesioni sufficientemente forti.

I possibili danni provocati alla superficie del basamento sono presumibilmente concreti, ma sicuramente di lieve entità, non avendone minimamente compromesso la funzionalità (vale a dire la stabilità necessaria a sostenere l’opera con sicurezza).

Le eventuali lievi alterazioni subite dal marmo, in quanto materiale poroso che può avere assorbito parte dell’adesivo, sono di carattere meramente estetico e peraltro non sono visibili dalle persone che si recano in visita ai Musei, che fruiscono dell’opera da dietro un cordone”, prosegue la memoria difensiva.

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