La presentazione e della doc Monetecucco
La presentazione della doc Montecucco

Montecucco, buon compleanno alla piccola grande doc

Vinitaly, novità e certezze in Toscana. Buon compleanno, Doc Montecucco. La bellissima storia di questi vini parte da lontano, dal cuore del territorio maremmano alle pendici del Monte Amiata. Un antico vulcano estinto, dove la coltivazione della vite vanta una tradizione millenaria. Il luogo è un areale che possiede le caratteristiche intrinseche, perfette per la viticoltura. La storia è iniziata alla fine degli anni novanta del secolo scorso quando un ristretto gruppo di dinamici vignaioli-pionieri decisero di far capire al mondo che – in quel piccolo fazzoletto di terra toscana esisteva un Sangiovese unico. La zona era compresa  tra i comuni Arcidosso, Campagnatico, Castel del Piano, Cinigiano, Civitella Paganico, Roccalbegna e Seggiano nella provincia di Grosseto. Il Sangiovese qui presente era unico e distinguibile, con una propria personalità, diversa da quella dei cugini limitrofi. Una vicinanza a grandi DO del vino toscano che non ha intimorito, anzi ha aiutato a rafforzare l’identità territoriale di questa nicchia vitivinicola.. Nel 1998 nasce così una scalpitante DOC Montecucco, già dalle sue origini a vocazione biologica. Oggi vanta circa l’80% di produzione certificata BIO – per un totale di 68 aziende associate, circa 1.2 milioni di bottiglie e 500 ettari di vigneto oggi vocati alle DOC e DOCG (su una superficie potenziale di 800 ettari). 

Il vino di San Colombano affinato a 30 metri nel mare
Il vino di San Colombano affinato a trenta metri nel mare


San
Colombano al Lambro, dove si beve un vino dalle profondità marine

Vinitaly,  novità e certezze in LombardiaLombardia. San Colombano è una piccola doc in provincia di Milano, ma sospesa tra Lodi, Pavia e Piacenza, ha presentato i suoi vini. Con alcuni stand dei produttori associati e con una masterclass in cui  sono state presentate alcune novità. Il Doc rosso ha una composizione ampelografia di barbera, croatina, uva rara, e viene vinificato con affinamenti in acciaio e bottiglia oppure  in barrique. La qualità dei prodotti è elevata, ed è dimostrata dalle bottiglie degustate e dai vini che normalmente vengono proposti. Ottimo e beverino il bianco della cantina Guglielmini a base di Verdea. Che è una tipologia di vitigno autoctono e piuttosto raro, tanto che la produzione non riesce ad essere sufficiente per ottenere la Doc. Molto gradevole il rosso barricato di Panizzari, un vino qualitativamente ben riuscito, molto adatto per abbinare una bella bistecca alla griglia. I Poderi di San Pietro hanno proposto il Rosso di Valbissera, il loro rosso di punta, nella duplice versione di affinamento in bottiglia in cantina e nel mare di Croazia, sei mesi a 30 metri di profondità. Il vino affinato in mare è piacevole, morbido, pronto, deciso e straordinario. Davvero da provare. 

La nuova doc siciliana Mamertino
Presentazione della doc Mamertino

Mamertino, un viaggio nella splendida Sicilia 

 

Vinitaly novità e certezze in Sicilia. La doc Mamertino è stata creata da non molto tempo. La presidente è Flora Mondello, poliedrica vignaiola che da tempo si sta battendo per portare un vitigno autoctono, il Nocera,  al vertice dell’interesse internazionale. La doc è collocata in provincia di Messina assieme ad altre due doc, Faro e Malvasia delle Lipari. Con  queste modalità il territorio si è presentato al Vinitaly, richiamando il particolare terroir, il clima, gli influssi del mare e dei monti che sorgono alle spalle della bellissima città siciliana. Mamertino è una doc che prevede solo vini rossi, gli altri vitigni utilizzati sono Novello Mascarese, Nero d’Avola e Nerello Cappuccio. I vini degustati al Vinitaly sono proposte che possono godere di ottima longevità, hanno note sapide, gradevoli, piacevoli, che ricordano la mineralità del mare e il flusso del vento, le note balsamiche rimandano alla vegetazione marittima e alla sapiente consistenza del Nocera. Questi vini rossi sono utilizzabili anche in abbinamento col pesce azzurro, al pesce spada e ai guazzetti col pomodoro, proprio perché il profumo del mare amalgama ottimamente i piatti di pesce e i calici di Nocera.

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