15 Novembre 2024 12:23
L’informazione al tempo delle crisi: gli italiani preferiscono la radio e la televisione
Nel 2022, gli italiani hanno continuato a informarsi principalmente attraverso la televisione, ma la radio ha recuperato terreno, mentre i social network hanno perso posizioni.
Secondo un’indagine dell’Istituto Piepoli, i telegiornali sono ancora il mezzo più utilizzato dagli italiani per informarsi, con una quota di utenza del 51,2%, in calo rispetto al 60,1% del 2021.
Facebook, invece, ha recuperato terreno, passando dal 30,1% al 35,2%. I motori di ricerca restano stabili al 23,4%.
L’indagine ha anche rilevato un cambiamento nelle preferenze degli italiani per quanto riguarda i contenuti informativi.
La politica, che era al secondo posto nel 2021, è passata al quarto posto nel 2022, con una quota di interesse del 32,4%.
Anche l’attenzione per le notizie di tipo medico-scientifico, prima alimentata dalla pandemia, si è affievolita, passando dal 33,4% al 25,5%.
Al contrario, le notizie relative a stili di vita, viaggi e cucina hanno riconquistato il secondo posto nelle preferenze, con una quota del 29,5%. Sul podio torna lo sport, con il 27,5%, seguito dalla cronaca nera (25,8%). Fanalino di coda la politica estera, con una quota del 14,4%, che comunque cresce del 3,8% a causa degli eventi bellici in corso.
Mettendo a confronto i principali media, sia quando si parla di pandemia, sia quando si affronta l’argomento della guerra, il premio come mezzo d’informazione più affidabile è andato alla radio (70,3%). La televisione è considerata affidabile sulla pandemia dal 58,0% e sull’Ucraina dal 57,0%. La stampa trova consenso da parte del 55,7% per le notizie sulla pandemia e del 53,2% per quelle sulla guerra. La fiducia dell’opinione pubblica premia ancora di gran lunga la radio, la televisione e la stampa rispetto alla credibilità attribuita a web e social network.
Questi dati evidenziano come le crisi, come la pandemia e la guerra in Ucraina, abbiano un forte impatto sull’informazione. In questi periodi, gli italiani si rivolgono maggiormente ai media tradizionali, come la radio e la televisione, che vengono percepiti come più affidabili.