15 Novembre 2024 06:55
“Morire per la NATO? Presentazione di un libro che fa discutere a gennaio a Lamezia Terme.
Si tratta del tenente colonnello Fabio Filomeni (ris.) a Lamezia Terme per la prima presentazione assoluta del suo libro “Morire per la NATO?”.
sul suo profilo social il “soldato” Filomeni scrive un breve messaggio che, in parte, di seguito riportiamo. «Non pretendo di raccontare verità assolute perché fortunatamente non ne ho e poi sono già troppi quelli che dicono di averle.
Come dicevano i latini, mi limiterò a “conscire” cioè essere consapevole, conoscere la realtà oggettiva sulla quale interviene la consapevolezza che le dà senso e significato.
Sarà un pomeriggio di libertà di pensiero e di espressione».
Alla presentazione di Bruno Spatara e all’intervento di Vittorio Gigliotti.
Un tema forte quello che viene presentato, il rischio uranio a cui erano sottoposti i nostri militari.
Morire per la NATO?” è un libro che pesa come un macigno sulle lobby dell’informazione che hanno sempre costruito nemici e verità di comodo al servizio di chi pensa di “esportare la democrazia” a suon di bombe e che, con la complicità di una classe politica imbelle, ci ha sempre trattato come “servi” per i suoi sporchi giochi”.
Ne parliamo ancora oggi perchè?
Il generale ha partecipato a numerose missioni in Africa, nei Balcani ed in Medio Oriente.
E quanto narra nel libro è la verità che ” nasce il libro che è una analisi, lucida, lineare, obiettiva, di decenni di storia e di una realtà vissuta sul campo con il discutibile “modus operandi” aggressivo della NATO”.
il libro è ancora di stretta attualità: Giochi di potere all’interno di un mondo in cui è difficile “esternare” e ci viene in mente quanto accade questi giorni col Vannacci
Il generale Vannacci, negli ultimi mesi del suo comando in Iraq ha denunciato il pericolo di esposizione alle particelle di uranio impoverito
all’interno del suo Documento di valutazione dei rischi (DVR) smentendo, de facto, i vertici del Ministero della Difesa che, per anni, hanno sostenuto l’inesistenza di tale minaccia per la salute.” (RAI)
Verità che tanti hanno nascosto, ma alla fine alcuni militari di alto livello come Fabio Filomeni e Vannacci non hanno nascosto, anzi hanno messo nero su bianco.
E allora nella nostra mente che diffida delle risposte semplici, arriva un dubbio:
non è che l’attacco a Vannacci è una ritorsione per le denunce sull’uranio impoverito, più che sulle opinioni personali su gay ecc.?