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Nessun rimborso dalla banca. La Banca non deve rimborsare se cliente è imprudente

Roma, 13 gennaio 2024 – Il Tribunale di Roma ha stabilito che la banca non deve rimborsare il cliente che, pur essendo dotato di un sistema di autenticazione forte a doppio fattore, si è collegato a un link contenuto in un messaggio e ha comunicato al truffatore le password variabili di accesso al conto.

Il giudice ha ritenuto che il comportamento del correntista sia stato “fortemente imprudente”

anche tenuto conto che la banca aveva realizzato una massiccia campagna antifrode proprio concentrata sul fenomeno del phishing, esortando i clienti a non condividere con altri le credenziali di accesso al conto.

La sentenza è importante perché ribadisce che la banca non è tenuta a rimborsare il cliente che ha contribuito alla realizzazione della truffa, anche se ha adottato tutte le misure di sicurezza previste.

Il phishing è una forma di frode online che consiste nell’ingannare la vittima a fornire informazioni personali o sensibili, come credenziali di accesso, dati finanziari o dati personali. I truffatori inviano messaggi di posta elettronica o SMS che sembrano provenire da una fonte attendibile, come una banca, un’azienda o un’istituzione governativa. Il messaggio può contenere un link che, una volta cliccato, reindirizza la vittima a un sito web falso che è progettato per assomigliare al sito web reale. Una volta che la vittima inserisce le sue informazioni personali sul sito web falso, i truffatori possono usarle per commettere furti di identità, frodi finanziarie o altri reati.

Ecco alcuni esempi di phishing:
  • Un messaggio di posta elettronica che sembra provenire dalla banca della vittima, che la informa di un’attività sospetta sul suo conto e le chiede di inserire le sue credenziali di accesso per verificare la sua identità.
  • Un SMS che sembra provenire da un corriere, che informa la vittima che un pacco è in arrivo e le chiede di fornire il suo numero di carta di credito per pagare le spese di spedizione.
  • Un messaggio di posta elettronica che sembra provenire dal governo, che informa la vittima che è stata selezionata per ricevere un sussidio e le chiede di fornire i suoi dati personali per completare la richiesta.
Per proteggersi dal phishing, è importante essere consapevoli di questo tipo di frode e adottare alcune precauzioni:
  • Non fare clic su link o allegati in messaggi di posta elettronica o SMS da fonti sconosciute.
  • Controlla sempre l’indirizzo del mittente di un messaggio di posta elettronica prima di aprirlo. Se l’indirizzo non è familiare, non aprirlo.
  • Se sei preoccupato che un messaggio di posta elettronica o SMS possa essere un tentativo di phishing, contatta direttamente la fonte indicata nel messaggio.
  • Usa un software antivirus e anti-phishing aggiornato.
  • Usa una password diversa per ogni account online.

Se pensi di essere stato vittima di phishing, contatta immediatamente la tua banca o l’azienda da cui hai ricevuto il messaggio. Dovresti anche segnalare l’incidente alle autorità competenti.

Qui la sentenza: https://www.aduc.it/generale/files/file/newsletter/2024/gennaio/Tribunale%20di%20Roma%2C%20Sentenza%20n.%2016588_2023%20del%2015_11_2023.pdf

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