10 Ottobre 2024 22:45
Il tema di quest’anno evidenzia la collaborazione di oltre 80 progetti del settore pubblico e privato che fanno parte della SGI
Sono terminati in tarda notte le iniziative per la celebrazione in Arabia Saudita del suo primo Saudi Green Initiative Day (SGI).
Manifestazioni svolte in diverse parti del Paese per sottolineare l’importanza di promuovere un’eredità sostenibile per le generazioni future.
L’evento segna l’impegno del Regno a passare a un futuro più verde e commemora il lancio della SGI da parte del principe ereditario Mohammed bin Salman il 27 marzo 2021.
Il tema di quest’anno – For Our Today and Their Tomorrow: KSA Together for a Greener Future – evidenzia la collaborazione di oltre 80 progetti del settore pubblico e privato che fanno parte della SGI, ha riferito l’agenzia di stampa saudita.
I progetti, che rappresentano un investimento di oltre 705 miliardi di SR (188 miliardi di dollari) nell’economia verde.
Essi mirano a migliorare la qualità della vita e stimolare la crescita economica nei settori emergenti in linea con gli obiettivi di Vision 2030.
La SGI ha inoltre svolto un ruolo cruciale nel ripristino degli habitat naturali, nella preservazione di una biodiversità unica e nella salvaguardia dei mezzi di sussistenza.
Mitigando gli effetti delle tempeste di polvere, aumentando le precipitazioni e combattendo l’invasione della sabbia e la desertificazione.
Ad oggi, 2,8 gigawatt di capacità di energia rinnovabile sono stati collegati alla rete nazionale, alimentando più di 520.000 case, con ulteriori progetti in corso per aumentare la capacità.
Dal 2021, in tutto il Regno sono stati piantati più di 49 milioni di alberi e arbusti e sono stati intrapresi ampi sforzi di riabilitazione del territorio.
Nel tentativo di aumentare la copertura vegetale nelle aree residenziali, il Ministero degli Affari municipali, rurali e dell’edilizia abitativa ha guidato diversi progetti di piantumazione.
Queste includono la piantagione di oltre 186.000 alberi nelle iniziative di Murcia e ad ovest dell’aeroporto di Riyadh, circa 94.000 alberi nella Perla di Diyar nel governatorato di Yanbu e circa 39.000 alberi nel complesso residenziale King Abdullah nel governatorato di Al-Ahsa. Migliaia di alberi sono stati piantati anche a Dar Al-Jewar, Bouvardia City, Diyar Al-Hasa e in altri siti.
Il programma, parte di un ampio impegno per la conservazione ambientale, mira a proteggere il 30% delle aree terrestri e marine dell’Arabia Saudita entro il 2030.
Sono stati fatti passi da gigante verso l’obiettivo, con il 18,1% delle terre emerse e il 6,49% degli ambienti marini già protetti, compresi gli sforzi di conservazione che hanno reintrodotto più di 1.660 animali a rischio di estinzione nei loro habitat naturali.
Le autorità dell’Arabia Saudita hanno certificato un incremento delle attività non petrolifere del regno. Il ministero dell’Economia e della Pianificazione di Riad ha dichiarato oggi che le attività non petrolifere contribuiscono per il 50% al PIL, il livello più alto mai registrato nella storia del Paese.
Negli ultimi due anni si è registrata una performance senza precedenti negli investimenti non governativi, con un tasso di crescita del 57%, portando il loro valore nel 2023 al livello storicamente elevato di 255 miliardi di dollari.
L’arte e l’intrattenimento hanno guidato la crescita delle attività non petrolifere, più che raddoppiando il loro valore nel 2021-2022. Altre attività come alloggio, ristorazione, trasporto e servizi di magazzinaggio hanno registrato forti tassi di crescita rispettivamente del 77% e del 29%.
I ministri sauditi hanno salutato il progresso economico raggiunto dal Paese dopo l’annuncio che le attività non petrolifere costituivano la metà del prodotto interno lordo del Regno nel 2023.
Durante una riunione presieduta da re Salman a Jeddah, il governo ha affermato che il risultato storico è in linea con gli obiettivi Vision 2030 del Regno per raggiungere un’economia prospera diversificando le fonti di crescita.
Il governo ha anche elogiato l’adozione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di una risoluzione sulle misure per combattere l’islamofobia e la nomina di un inviato speciale delle Nazioni Unite incaricato di combatterla.
I ministri hanno ribadito il sostegno del Regno agli sforzi internazionali volti a combattere le idee estremiste, e la sua volontà di incoraggiare e adottare i valori della pace e del dialogo e di promuovere una cultura di convivenza tra i popoli.
I ministri hanno inoltre accolto con favore i risultati della conferenza internazionale organizzata dalla Lega mondiale musulmana alla Mecca con il titolo “Costruire ponti tra le sette islamiche”.
Per quanto riguarda gli affari locali, i ministri hanno elogiato la grande partecipazione alla quarta campagna nazionale saudita annuale per attività di beneficenza lanciata venerdì scorso, che ha raccolto oltre un miliardo di riyal nella serata di apertura. Il re Salman e il principe ereditario Mohammed bin Salman hanno contribuito personalmente.
I ministri hanno inoltre approvato la designazione del 27 marzo di ogni anno come giorno ufficiale per la Saudi Green Initiative.