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Italia-Tunisia: via libera all'elettrodotto Elmed, un ponte energetico da 850 milioni di euro Un passo importante per la transizione energetica

Italia-Tunisia: via libera all’elettrodotto Elmed, un ponte energetico da 850 milioni di euro

Un passo importante per la transizione energetica e la cooperazione euro-mediterranea: il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha dato il via libera al progetto Elmed, il primo elettrodotto che collegherà le reti elettriche di Italia-Tunisia.

Italia-Tunisia. L’opera, realizzata da Terna e Steg (il gestore della rete tunisina), rappresenta un investimento complessivo di circa 850 milioni di euro, di cui 307 milioni provenienti da fondi europei.

Un’infrastruttura strategica per l’Europa e il Nord Africa:

l’elettrodotto Elmed avrà una lunghezza di circa 220 chilometri, di cui la maggior parte in cavo sottomarino che raggiungerà una profondità massima di circa 800 metri lungo il Canale di Sicilia.

Sul lato italiano, il cavo terrestre si svilupperà per 18 chilometri dall’approdo di Castelvetrano (Trapani) fino alla stazione di conversione di Partanna (Trapani), in prossimità dell’esistente stazione elettrica.

In Tunisia, la stazione elettrica sarà realizzata a Mlaabi, nella penisola di Capo Bon.

Obiettivi e benefici: il progetto Elmed si inserisce nel quadro degli obiettivi di transizione energetica fissati dall’Unione Europea e dai paesi del Mediterraneo. L’elettrodotto consentirà di:

  • Aumentare la sicurezza dell’approvvigionamento energetico in entrambi i paesi, diversificando le fonti di approvvigionamento e riducendo la dipendenza dai combustibili fossili.
  • Favorire l’integrazione delle energie rinnovabili nelle reti elettriche, grazie al trasporto di energia da fonti rinnovabili da un paese all’altro.
  • Promuovere la cooperazione energetica tra Italia e Tunisia e contribuire allo sviluppo economico e sociale del Mediterraneo.

Un progetto europeo: Elmed è stato designato come Progetto di Interesse Comune (PIC) dall’Unione Europea, riconoscendo la sua importanza strategica per l’integrazione del mercato energetico europeo e per la decarbonizzazione del sistema energetico.

Il progetto ha ottenuto il finanziamento del Meccanismo per l’interconnessione europea (CEF), che ha contribuito con 307 milioni di euro.

I prossimi passi: l’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica rappresenta un passo importante verso la realizzazione del progetto Elmed. Terna e Steg avvieranno ora la fase di progettazione esecutiva e la richiesta di permessi.

L’obiettivo è quello di avviare i lavori di costruzione entro il 2025 e di completare l’elettrodotto entro il 2028.

ELMED: Un ponte energetico rivoluzionario tra Italia e Tunisia

Un’infrastruttura storica per la cooperazione energetica euro-mediterranea: nasce ELMED, il primo elettrodotto in corrente continua che collegherà le reti elettriche di Italia e Tunisia. Un progetto ambizioso, frutto della sinergia tra Terna, il gestore della rete elettrica italiana, e Steg, la controparte tunisina, che si pone come vera e propria rivoluzione nel panorama energetico del Mediterraneo.

Un’opera strategica per la sicurezza e la sostenibilità energetica: ELMED si snoderà per circa 220 chilometri, di cui 200 in cavo sottomarino, tra la stazione elettrica di Partanna, in Sicilia, e quella di Mlaabi, nella penisola tunisina di Capo Bon. Con una potenza di 600 MW e una profondità massima di circa 800 metri nel Canale di Sicilia, l’elettrodotto rappresenta un’infrastruttura senza precedenti per la programmazione e il coordinamento tra i gestori di rete elettrica, le istituzioni, le banche e il territorio.

Obiettivi e benefici di ELMED:

  • Maggiore sicurezza energetica: ELMED garantirà una maggiore diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico per entrambi i Paesi, riducendo la dipendenza dai combustibili fossili e aumentando la resilienza dei sistemi elettrici.
  • Sostenibilità ambientale: L’elettrodotto faciliterà l’integrazione di energia rinnovabile proveniente da fonti come l’energia solare ed eolica, contribuendo alla decarbonizzazione dei sistemi energetici di Italia e Tunisia.
  • Sviluppo economico e sociale: ELMED stimolerà gli scambi commerciali e la cooperazione tra i due Paesi, creando nuove opportunità di lavoro e di investimento nel settore energetico e in altri settori strategici.
  • Un modello per la cooperazione energetica internazionale: ELMED rappresenta un modello innovativo di cooperazione energetica tra nazioni di diverse sponde del Mediterraneo, aprendo la strada a future interconnessioni e a un mercato energetico più integrato e sostenibile.

Un progetto europeo con un forte impatto locale: ELMED ha ottenuto il finanziamento del Meccanismo per l’interconnessione europea (CEF) dell’Unione Europea, a dimostrazione del suo valore strategico per l’integrazione del mercato energetico europeo e per la lotta ai cambiamenti climatici.

Il progetto avrà inoltre un impatto positivo significativo sulle comunità locali, favorendo lo sviluppo economico e sociale e la creazione di nuovi posti di lavoro.

Verso un futuro energetico più sicuro, sostenibile e interconnesso: ELMED rappresenta un passo fondamentale verso un futuro energetico più sicuro, sostenibile e interconnesso per l’Italia, la Tunisia e l’intera regione del Mediterraneo.

L’elettrodotto contribuirà a ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, a promuovere l’utilizzo di energie rinnovabili e a stimolare la cooperazione economica tra i Paesi dell’area.

TUNISIA (101)

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