Nel 150° anniversario della storica prima mostra degli Impressionisti, Palazzo Reale di Milano celebra con due strepitose mostre l’opera di tre di quei coraggiosi artisti che osarono opporsi e confrontarsi con l’arte accademica e la critica ufficiale.

Era il 15 aprile 1874 quando venne inaugurata a Parigi nello studio del fotografo Nadar l’esposizione di 165 opere di quel gruppo di pittori che si presentano come “Societé Anonyme”. Tra questi Paul Cézanne, Pierre-Auguste Renoir e l’italianissimo Giuseppe Gaetano De Nittis, ora presenti a Palazzo Reale fino al 30 giugno.

La mostra DE NITTIS. Pittore della vita moderna

DE NITTIS. Pittore della vita moderna è il titolo dell’imperdibile monografica al piano superiore che consente di scoprire o riscoprire, conoscere e apprezzare un orgoglio di casa nostra che ha saputo diventare, nelle sua breve e intensa vita, il più europeo e internazionale dei pittori del suo tempo. Una corposa mostra di Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale e CMS. Cultura, a cura di Fernando Mazzocca e Paola Zatti, con 90 dipinti giunti per l’occasione da prestigiose collezioni pubbliche e private. Tra queste figura il Musée d’Orsay dove vi è parallelamente in corso l’esposizione “Parigi 1874. Inventare l’impressionismo”. 

L’introduzione di un biglietto di stato in Italia all’interno dell’eurozona è impraticabile e pericolosa. Viola i Trattati Europei, rischia di creare instabilità finanziaria e danneggiare l’economia italiana. Un’idea da non prendere in considerazione.

notizie da Varese Press

 

 

 

E’ un vero e proprio viaggio tra le sue opere, in cui si assaporano atmosfere dei luoghi, suoni, odori e profumi, frastuoni e silenzi, colti simultaneamente nella loro immediatezza e nella loro essenza. Nella pittura di Giuseppe De Nittis di moderno non vi è solo la tecnica o lo stile, ma anche la scelta di libertà dei soggetti, del punto di vista, del mantenere una propria individualità e quindi unicità. Talmente rivoluzionario che interpreta Parigi e Londra sentendosene parte, in un appassionato vissuto sensoriale ed emotivo trasportato sulla tela, che a sua volta lo spettatore rivive in una esperienza immersiva. 

Un’indole indipendente già manifestata in gioventù con l’espulsione dall’Accademia di Belle Arti di Napoli e con la quale attraversò negli anni il realismo, i macchiaioli, gli impressionisti, alla cui prima mostra partecipa con ben 5 tele. A Parigi frequenta i vertici della cultura e dell’arte, mentre all’Esposizione Internazionale del 1878 fu insignito della Legion d’onore. 

“Quanti bei progetti ho per l’avvenire” scrive nell’agosto del 1884, ma un destino crudele interrompe la sua vita il 21 di quello stesso mese, nella casa di campagna con l’adorata Léontine, soggetto delle sue ultime opere qui esposte. Questa mostra vuole restituire al geniale De Nittis, a 140 anni dalla morte, quel “pieno amore” e quella “piena gloria” come meritatamente recita l’epitaffio parigino dettato da Dumas figlio.

http://Informazioni – DE NITTIS • Pittore della vita moderna (mostradenittis.it)

La mostra Cézanne / Renoir. Capolavori dal Musée de l’Orangerie e dal Musée d’Orsay

Sempre a Palazzo Reale di Milano e sempre fino al 30 giugno, la seconda importante mostra dedicata a due mostri sacri del movimento impressionista: Paul Cézanne e Pierre-Auguste Renoir.

Le varie sale tematiche con i 52 quadri esposti mette a confronto le personalità e le opere dei due pittori, che ebbero una assidua frequentazione nella loro vita, traendo spunti e riflessioni reciprocamente.

L’esposizione, una mostra di Palazzo Reale, Comune Milano – Cultura, Skira Arte, Museum Studio, in collaborazione con Musée de l’Orangerie e Musée d’Orsay, con il patrocinio di Ambassade de France en Italie, è curata da Cécile Girardeau e Stefano Zuffi, storico dell’arte, con la collaborazione di Alice Marsal.

Il percorso espositivo presente un ampia antologica e retrospettiva di entrambi gli artisti, dalle prime tele degli anni settanta dell’Ottocento alle prove più mature dei primi del Novecento, riuniti dal mercante d’arte Paul Guillaume (1891-1934) e, dopo la sua morte, dalla moglie Domenica (1898-1977), tutti conservati presso la sede prestigiosa del Musée de l’Orangerie di Parigi, affiancati da una selezione di opere provenienti dal Musée d’Orsay di Parigi.

L’ultima sala è dedicata ad una considerazione sull’influenza e l’eredità lasciata da Cézanne e Renoir attraverso un confronto con due tele del più moderno dei moderni, Pablo Picasso. Proprio al grande pittore cubista è in corso una mostra al Mudec a cui sarà dedicato il prossimo articolo.

https://mostracezannerenoir.it/biglietteria/

Paolo Franzato

https://ilquotidianoditalia.it/cultura/due-nuove-tesi-di-laurea-sul-teatro-franzato/

Condividi sui social