24 Novembre 2024 01:13
Fatture false e smaltimento illecito rifiuti, 16.500 metri cubi di rifiuti speciali stoccati a Rovellasca e rivenduti come materiale da costruzione
Terre Fantasma
Carabinieri e Guardia di Finanza svolgono dall’alba un’operazione congiunta per eseguire quattro misure cautelari per traffico di rifiuti, fatture false e bancarotta fraudolenta.
Carabinieri e Finanzieri del Comando Provinciale di Como, hanno svolto una lunga attività investigativa, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano.
Il nome dell’operazione è «Terre Fantasma».
I militari stanno eseguendo un’Ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Milano, nei confronti di quattro cittadini italiani.
La misura è costituita da due misure agli arresti domiciliari, un obbligo di dimora ed un obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
Fatture false e smaltimento illecito rifiuti – le indagini
Le indagini hanno ricostruito un disegno criminoso che, con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, copriva una attività illecita di smaltimento e riutilizzo di rifiuti.
Una attenta azione di monitoraggio ed analisi, operata nell’arco delle indagini dai Carabinieri appartenenti alla Stazione di Turate, al Gruppo Forestali di Como e dai militari della Compagnia Guardia di Finanza di Olgiate Comasco ha documentato l’intera vicenda.
Le indagini sono iniziate nel novembre del 2018 e riguardano un sito di frantumazione rifiuti edili, operante nel Comune di Rovellasca (CO).
I soggetti indagati hanno sversato nel sito 16.500 metri cubi di rifiuti speciali non pericolosi prodotti presso cantieri edili di diverse province lombarde.
I quattro trituravano i rifiuti e li rivendevano illecitamente come materiale da costruzione privo delle prescritte certificazioni.
Molti cantieri lombardi hanno utilizzato il materiale proveniente dal sito di Rovellasca che è stato sequestrato nel coeso dell’operazione.
I cantieri che hanno utilizzato i materiali
Il centro sportivo di Cislago (VA) e l’adeguamento parco sud ed attestamento linea s13 della k11 – linea Milano Saronno della stazione ferroviaria di Garbagnate Milanese, nonché opere private in Ceriano Laghetto (MI), hanno utilizzato il materiale oggetto delle indagini.
Fatture false e smaltimento illecito rifiuti, le indagini hanno documentato 3.468 episodi di scarico di rifiuti, facendo emergere così un volume di affari assolutamente imponente.
Le operazioni di smaltimento e riutilizzo dei rifiuti speciali venivano poi mascherate con l’emissione di fatture per operazioni inesistenti.
La falsa fatturazione mirata anche ad evadere le imposte dovute ha creato un grosso debito della società verso l’erario.
Tra preesistenti evasioni fiscale e il giro di fatture false l’azienda ha accumulato oltre un milione di debito nei confronti dello stato.
Per questo motivo ultimamente gli amministratori avevano distratto gli asset aziendali verso una neo costituita impresa compiacente.
Così che il Pubblico Ministero inquirente ha richiesto ed ottenere il fallimento della società, avvenuto il 23/03/2021 con sentenza del Tribunale di Como.