Marcello Foa.  Il sistema (in)visibile. “Pensavamo di essere padroni del nostro destino mentre altri decidevano per noi”

 Il suo ultimo libro Il sistema (in)visibile (Guerini e Associati) in uscita.

“Pensavamo di essere padroni del nostro destino ” e aggiunge:

“mentre altri, in luoghi che nemmeno immaginavamo e che non necessariamente coincidevano con governi e parlamenti, decidevano per noi”.

Marcello Foa. Lo strapotere delle grande aziende, le citiamo e subito parte l’accusa di complottismo, rompere il vetro …

Lo stato di salute non è positivo, vinta la guerra contro il comunismo sovietico, con un capitalismo bilanciato dal benessere sociale.

La sostanza delle parole intervistato da Andrea Indini su ilGiornale.it.

Costante stato di dissonanza tra quello che riusciamo a fare e quello che corremmo:

La società è determinata da condizionamenti impliciti istituzionali, economici, sociali, psicologici, mediatici e ultimamente anche digitali che non vengono dichiarati né illustrati in modo esaustivo ma di cui i cittadini sentono gli effetti.

Ci sono tante polemiche ma il quadro complessivo resta offuscato..”

Marcello Foa. Il potere è concentrato in alcune aziende che operano a livello mondiale, pochi leader e sotto piccole aziende che non riescono a emergere.

La sproporzione tra i grandi e i piccoli non va bene, il mercato non è piu’ libero.

La globalizzazione determinata dagli USA senza argine alcuno, sta causando questo squilibrio economico e politico.

Il rischio è che le democrazie diventino uguale a quello cinese, senza tutela dei diritti.

Aziende che fatturano quanto un continente, Amazon e Microsoft per prime, “aziende che avranno diritto di morte sul nostro destino”,

Quali sono i marchi mondiali dominanti nell’ambito della tecnologia?

Al vertice della Top Ten c’è sempre Apple: la mela di Cupertino vale 322,999 miliardi di dollari.

Al secondo posto Amazon (200,667 miliardi di dollari), top performer con una crescita del 60%, e al terzo Microsoft.

E’ lo studio di Interbrand e  Samsung, con i suoi 62,289 miliardi di dollari, entra nei primi cinque.

Manfredi Ricca, Global Chief Strategy Officer di Interbrand:

“Per essere rilevante, qualsiasi brand dovrà riflettere una chiara agenda tecnologica, sociale e ambientale, basata su una profonda comprensione delle necessità delle persone”.

Ricca poi aggiunge pure:

“L’attuale crisi sanitaria ed economica non sarà una fase momentanea, ma segna la transizione verso un mondo diverso, dominato da nuove priorità, aspettative, possibilità e responsabilità”.

Interbrand cita a proposito il caso di Tesla con un’esplosione di denaro investito, ma che ora paga la crisi energetica in Europa, questo bisogna precisarlo.

Altro colosso,   PayPal, che si sta impegnando nella tutela contro le frodi, vista la notorietà del marchio che attira investitori e quote di mercato.

Stesso ragionamento andrebbe applicato sui grandi marchi cinesi:

Interbrand, una delle principali società di consulenza globale, ha annunciato ufficialmente il suo Best China Brands 2022.

“Nel 2022, il valore totale dei marchi nella classifica generale ha raggiunto 3.295 trilioni di RMB, con un aumento del 9,8% rispetto al valore totale dello scorso anno.

Sei marchi valutati in centinaia di miliardi, di cui Tencent, Alibaba e China Construction Bank sono rimasti tra i primi tre, con il valore di RMB 861.084 miliardi, RMB 682.279 miliardi e RMB 189.191 miliardi, rispettivamente.”

I cinesi, a differenza degli americani, minacciano Taiwan tanto per fare un caso concreto, ma non colpiscono.

A differenza di russi e americani che ” giocano” con la guerra come il mondo fosse loro.

I russi cercano di far fronte all’offensiva americana, con la risposta sbagliata della guerra.

E i cinesi avranno la meglio, se i due contendenti non la smettono.

La grandezza del pensiero di Foa che riesce ad individuare e parlare chiaro:

“la nostra epoca è caratterizzata dalla coincidenza di interessi tra la politica e il potere economico”, in un intreccio mortale per la democrazia vera:

“Politica e grandi aziende si sostengono a vicenda generando gli eccessi in cui viviamo.”

E tutti i giorni ci fanno capire che non dobbiamo alzare la testa anche se non hanno idee, anzi se ne escono con banali soluzioni “fare la doccia in due”, abbassare di un grado la temperatura”…

Il pensiero unico dominante permea gran parte del dibattito, un esempio per tutti, Trump.

Alla domanda di Andrea Indini, Foa risponde:

 Trump è stato estromesso dai social, i media statunitensi, anziché indignarsi, si siano schierati contro di lui. Ti stupisce?

“La grande stampa non svolge più da tempo la funzione critica. È troppo vicina all’establishment. D’altronde, il 90% dei giornalisti è di sinistra e questo è indicativo”.

Politica dominata da una certa posizione che minaccia e sottomette tutti, creando assurdità e nuovi modelli contro quelli tradizionali della famiglia e sulla droga libera.
Illusioni per un mondo libero, che poi in realtà viene manovrato da chi cerca di lanciare nuove mode per vendere nuovi prodotti, ad es. i biscotti con gli insetti.

Dietro a tutti la macchina dei soldi, multinazionali che si inventerebbero l’acqua acqua, per rifilarci chissà cosa, senza riguardo per nessuno.

Nella foto Marcello Foa e Oscar Lancini

 

 

 

 

 

 

 

 

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