Per i consumatori di vino italiani, ma anche tedeschi, La certificazione bio non è ancora un criterio fondamentale d’acquisto di una bottiglia.

Generalmente,  il consumatore del vino, guarda soprattutto  all’origine territoriale e alla notorietà del brand. Quindi il consumatore osserva attentamente il  prezzo di vendita e l’indicazione geografica, essenziale per determinarne l’origine e quindi la qualità del prodotto, anche per i vini bio. Il packaging è invece  un fattore rilevante per il consumatore tedesco, ma non molto per quello italiano. Quest’ultimo preferisce badare più al sodo. La certificazione bio, invece,   si colloca al sesto posto tra i criteri principali d’acquisto, e non è la causa rilevante che sprona all’acquisto in enoteca o nella gdo..

E’ quanto emerge da un’indagine dell’Osservatorio Nomisma Wine Monitor – Valore Italia e pubblicata da “Vite e Vino”.  In Italia l’offerta di vini bio si concentra soprattutto in cinque regioni. Nell’ordine: Sicilia, (25% del prodotto bio italiano), Toscana e Puglia (15%), Veneto (14%), Marche (7%) ma il   mercato ha  molti margini di sviluppo.

Gli  stessi consumatori ritengono -secondo l’inchiesta- che nei prossimi due anni i vini di maggior successo sul mercato italiano saranno proprio i vini bio,  sostenibili e ottenuti da vitigni autoctoni.

E le imprese cosa ne pensano? Il 45% di esse ritiene che la certificazione bio sia importante nei confronti degli operatori commerciali italiani (buyer gdo, grossisti, ristoratori, enotecari). Una percentuale di consenso che arriva al 69% delle imprese nel caso di trade estero.

Se invece si considera strategica tale certificazione  per avere maggior appeal nei confronti dei consumatori italiani che puntano ai vini bio, la pensa in questo modo  il 60% dei produttori e ben il 70% degli stessi. Quando si tratta invece di convincere quelli stranieri.

Nel complesso l’anno in corso dovrebbe riservare buone soddisfazioni di mercato alle imprese che producono i vini bio. La maggior parte  dei produttori italiani prevede un aumento delle vendite per queste tipologie. Sia all’interno del nostro Paese sia all’estero, con un deciso incremento rispetto al 2019.

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