Covid in Val Seriana,  il ricercatore della fondazione Bruno Kessler ricorda l’emergenza

Il tema del convegno è si stretta attualità, viste le problematiche mondiali della pandemia

Stefano Merler, Direttore del Centro per le Emergenze Sanitarie della Fondazione Bruno Kessler e Alessandro Vespignani, Docente di fisica presso la Northeastern University e direttore fondatore del Northeastern Network Science Institute di Boston. Modera la giornalista di Data room del Corriere della Sera, Simona Ravizza.

La sorpresa della pandemia non era reale, la Cina sapeva e anche in Europa erano arrivati gli allarmi.

Bruno Kessler di Trento, ritenuto uno dei migliori matematici applicati all’epidemiologia in Europa ha le idee chiare.

Due le questioni note: il piano pandemico fermo al 2006 e l’allarme ignorato per l’impatto mediatico sugli italiani.

Crisanti:

«dai documenti acquisiti e dalle dichiarazioni spontanee rese alla Procura di Bergamo è emerso che né

Brusaferro, né Miozzo, né Urbani avessero letto il piano prima di maggio-giugno 2020 nonostante ne

avessero ricevuto copia a febbraio 2020».

Il «piano Covid» di Stefano Merler, della Fondazione Bruno Kessler, e lo scandalo:

«La drammaticità delle previsioni indusse il Cts e il ministro Speranza a segretare il piano stesso», scrive Crisanti.

Le decisioni politiche devono essere supportate dalla scienza, qual è l’equilibrio? 

Gli scienziati devono essere a portata di mano della politica ma non sopra la mano della politica. diceva Churchill, citato nel video.

Le scelte le fa la politica, per esempio decidendo su economia e situazioni locali.

La politica deve spiegare e basarsi sulla scienza ma con responsabilità politiche, cosa che che non è avvenuta nel 2020.

Lo “scaricabarile” avvenuto, vergognoso in Europa, visto che già in gennaio si sapeva. Alcuni sostengono anche prima.

Conte, secondo quanto riferisce Crisanti affermò:

«la zona rossa va utilizzata con parsimonia perché ha un costo sociale, politico ed economico».

Ed effettivamente gli industriali cercavano di evitare le chiusure.

Ai pm lo stesso Speranza aveva spiegato nell’audizione del gennaio 2001 che era mancato, nella gestione “Il manuale di istruzione per fronteggiare un virus sconosciuto”.

Faceva il ministro ma non sapeva..

Rezza, oggi alla guida della Prevenzione del ministero, aveva spinto per consultare Merler:

 il 26 febbraio Rezza gli scrive che il suo lavoro è “molto importante”.

Ai pm lo definisce “quanto di meglio abbiamo non solo a livello nazionale ma anche a livello mondiale”.

Scelte sul Covid non azzeccate, superficiali e inficiate dalle scelte politiche che avrebbero inciso successivamente con 100 mila morti.

Morti che non avranno mai pace, la giustizia non è semplice e la politica fugge. Sempre.

“Se misure specifiche per i Comuni di Alzano e Nembro, tipo zona rossa di Codogno, fossero state adottate una settimana prima rispetto all’8.3.2020, mi sento di dire ragionevolmente che avremmo avuto la metà dei contagi”.

Merler su ANSA

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